Presentato a Paola il libro “La corsa più bella” di Gennaro Segreto
4 min di letturaLo scorso 19 ottobre, a Paola, in provincia di Cosenza, all’interno del salone dell’associazione Osvaldo Iorio, è stato presentato il libro “La corsa più bella” del poeta Gennaro Segreto, edito da Officine Editoriali Da Cleto
Gennaro Segreto nasce a Cosenza ma di fatto ha vissuto a Paola, sino all’età di 23 anni, dopodiché, tramite concorso nazionale entra a far parte del Ministero della Difesa per ben 35 anni. Attualmente risiede a Fuscaldo (CS), splendida cittadina sul mar Tirreno.
A fine carriera militare si dedica completamente alla pittura e alla scrittura di poesie, ispirandosi alla vita quotidiana e alle sue esperienze personali. Tantissimi i premi ed i riconoscimenti ricevuti negli anni per le sue opere, mentre, molte sue liriche sono state inserite nelle varie antologie poetiche, progettate da diverse case editrici.
Ma come nasce questa sua ultima fatica poetica? Lo chiediamo direttamente all’autore, disponibile e solare come sempre: “Questa è la mia quarta raccolta poetica, durante l’anno scrivo, rifugiandomi nei miei pensieri. Quando c’è qualcosa che cattura la mia attenzione, ho il bisogno, l’esigenza, di comunicarlo, ecco perché ho deciso di pubblicare questo lavoro. L’amore è un punto centrale della poesia, è quella magia che tutto avvolge, in quanto i sentimenti, possono essere indirizzati a delle persone ma anche alla natura. Penso all’amore per un cane, un animale, come ho scritto nella poesia “Libertà” dove dico “Libertà è poter accarezzare un cane denutrito, stanco, che vagheggia alla ricerca di un pasto o d’un aiuto”. In questa libertà, ci metto l’amore, i sentimenti, che sono necessari per poter andare avanti, per dare un senso alla vita”.
Il salone che ospita la presentazione è stato messo a disposizione dell’associazione Osvaldo Iorio, noi abbiamo intervistato la figlia, Rossella Iorio, artista, pittrice, ideatrice del “Curvilinearismo” un concetto diverso, per definire lo spazio, attraverso curve, linee che, collegate fra loro, determinano la scissione e ricomposizione delle luci e delle ombre: “L’associazione nasce perché è dedicata a Osvaldo Iorio, un artista locale, nonché mio padre. Artista del ferro, ha realizzato numerosissime opere a livello internazionale e la sua produzione è conosciuta anche in tutto il mondo. Un esempio può essere quella di San Francesco con l’agnellino, custodita nella chiesa della Basilica di San Francesco a Paola oppure le lampade votive che si trovano alla tomba di San Francesco d’Assisi e poi la più nota, ovvero “l’ultima cena” a grandezza naturale”.
Abbiamo visitato come Lameziaterme.it il luogo dove è esposta l’opera che raffigura l’ultima a cena a grandezza naturale, riproponendoci di mostrarvela, con le dovute spiegazioni di Rossella, in quanto sono presenti dei dettagli che, il Maestro Osvaldo Iorio, ha voluto sottolineare espressamente. Infatti nei prossimi giorni, pubblicheremo un video dedicato, poiché questa opera è unica, non solo in Calabria, ma addirittura in Italia.
Rossella, ci parla anche dei corsi che vengono tenuti dall’associazione: “Mio padre credeva molto nell’arte, nella cultura, quindi noi abbiamo voluto continuare questo suo messaggio, diffondendolo alle generazioni future. Teniamo dei laboratori accademici, proponiamo la crescita e anche la conoscenza dell’arte attraverso il disegno, la pittura, ma anche lo studio della storia dell’arte. A questo aggiungiamo anche la fonetica, con dei corsi di pronuncia e dizione, istruendo le persone a destreggiarsi nella società odierna, in quanto quest’ultima, impone una certa eloquenza”.
Moderatrice dell’evento è la giornalista Caterina Provenzano, impegnata da anni nel panorama culturale, scrittrice e saggista, ha curato la prefazione dei due libri editi da Officine Editoriali Da Cleto, scritti da Gianni De Seta, “La conchiglia d’argento” e “Bagliori nel sole”. Per la sua attività giornalistica e critica ha ricevuto numerosi premi tra cui: Premio Calabria-America per la sezione “Cultura e Giornalismo” (2006); Premio Nazionale Giuseppe Blasi per la sezione “Critica Letteraria” (2009); Premio Poesia 2011 (2011); Premio Palmi menzione speciale per la poesia (2012).
Le chiediamo quindi, contezza sul libro “La corsa più bella”. “Innanzitutto Gennaro Segreto, l’autore del libro, è un mio carissimo amico, quindi lo conosco anche profondamente. E’ stato coraggioso, in un momento molto particolare, in tempo dove si corre, dove si va veloci, dove siamo super tecnologici. Gennaro Segreto ha avuto coraggio a scrivere un’opera, una raccolta poetica, perché la poesia a differenza del romanzo, che sa sempre che abito indossare, la poesia vuole meditazione, la poesia predilige un tempo lungo, un tempo appunto di riflessione. Gennaro, penso che abbia voluto regalarci questa raccolta proprio per meditare, per riflettere sulla nostra condizione esistenziale, ma anche per darci, per regalarci passione, emozione, perché Gennaro Segreto è una persona passionale, molto positiva, sempre ottimista, che ci insegna che è l’amore il motore, la condizione per poter andare avanti, per mettere da parte tutti i nostri problemi”.
Infatti, Gennaro Segreto, è un vero appassionato della letteratura antica, trova in Gaio Valerio Catullo il suo poeta d’ispirazione, mentre per la letteratura contemporanea la sua estimazione è per il poeta e scrittore Charles Bukowski: La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità.
Durante la serata, sono state lette delle poesie tratte dal libro di Gennaro Segreto, ad interpretarle, Giuseppe Cozza, che ha saputo dare voce e corpo, a dei versi immortali, capaci di ispirare cullare, far riflettere chi ha ancora voglia di emozionarsi, amando.
Riccardo Cristiano