Lamezia. Manuel Nicolazzo alla mamma: “un amore che non si spegne”
4 min di letturaIn occasione del trigesimo della scomparsa della signora Maria Spena il figlio Manuel ha voluto dedicarle questo struggente messaggio pieno di affetto e ricordi
Di seguito la lettera che Manuel ha letto sull’altare:
Scrivere a te non è mai facile, soprattutto in un momento come questo. Ogni parola sembra inadeguata a esprimere tutto ciò che il mio cuore sente. Eppure, sento il bisogno di prendermi questo tempo per provare a mettere su carta quello che non riesco a dirti ogni giorno.
Con il passare degli anni, il mondo sembra sempre più grande, ma senza di te tutto appare più vuoto e incompleto. La tua mancanza è un dolore che non si attenua; anzi, ogni giorno diventa più forte, più presente. Mi chiedo spesso come sia possibile che il nostro tempo insieme sia stato così breve. Non avremmo mai immaginato che la tua malattia avrebbe preso il sopravvento così presto. Ci hai lasciato in un momento in cui non eravamo pronti, ma so che avresti voluto che fossimo forti.
Siamo tutti qui, mamma. Anche se senza di te niente è più lo stesso, cerchiamo di restare uniti, come tu ci hai sempre insegnato. Papà, noi figli, il tuo piccolo nipotino che sta per arrivare, il tuo amato cagnolino, tutta la famiglia, nessuno escluso. Ci stringiamo l’un l’altro, cercando di tenere viva la tua memoria e di essere forti, proprio come avresti voluto.
Spero che, ovunque tu sia, tu possa vedere l’amore che ancora ci lega e che non si spegnerà mai. Penso che il piccolo che sta per nascere sia un segno di speranza, un nuovo inizio. Un piccolo angelo che ci ricorda che, nonostante tutto, la vita continua, anche se ci manchi terribilmente.
La tua assenza non cancellerà mai il tuo amore per noi, né la forza con cui ci hai cresciuti. Rimarrai per sempre la nostra guida. Dentro di me porto tutto quello che mi hai dato: le parole, i gesti, i sorrisi. In ogni passo che faremo, so che ci sarai anche tu.
Siamo ancora una famiglia, mamma, anche se non sei fisicamente con noi. Continueremo a onorarti ogni giorno, vivendo con lo stesso amore che ci hai insegnato a condividere e con la forza che ci hai trasmesso. Papà sta facendo del suo meglio, ma per lui è difficile, come lo è per me. La tua assenza ci pesa, eppure cerchiamo di andare avanti, anche quando sembra impossibile.
Ogni giorno senza di te è una prova. Ci stringiamo l’un l’altro, cercando di essere la famiglia che tu volevi. A volte mi sembra di sentire la tua voce, e in quei momenti so che non sono mai davvero solo. Mi hai insegnato ad affrontare la vita, a non arrendermi mai, anche quando tutto sembra perduto. Ogni passo che faccio è per te, perché so che avresti voluto vederci crescere, forti e uniti.
Anche se non posso più abbracciarti fisicamente, come non facevo da tanto ormai, cerco di abbracciarti con i miei pensieri, i miei ricordi e con i piccoli gesti che parlano di te. Ti cerco in ogni cosa e ti prego di continuare a sostenerci, come hai sempre fatto.
Gli amici che ti erano tanto cari non ci hanno mai lasciati soli, sono sempre presenti come lo eri tu per loro.
Ora sei insieme a Nonno Emilio, Zio Alfredino, Nonna Rosa, Nonna Angela e a tanti altri della nostra famiglia che io nemmeno ho avuto il privilegio di conoscere. So che vi siete ritrovati e che siete vicini l’uno all’altro, proprio come noi cerchiamo di fare qui.
Mi piace immaginare che lassù stiate festeggiando insieme, sorridendo e vegliando su di noi. Questo pensiero mi consola, perché so che non sei sola e che sei circondata da chi ti ha amato tanto quanto ti amiamo noi.
Mamma ha affrontato la malattia come una partita, con una determinazione che solo chi ama profondamente la vita può avere. Ogni giorno era per lei una sfida, ma non ha mai smesso di lottare. Non ha mai permesso alla paura di spegnere il suo sorriso, né al dolore di rubarle la voglia di vivere. Aveva un coraggio che mi ha insegnato tanto: a non arrendersi mai, a cercare sempre una speranza anche nei momenti più difficili.
È normale sentirsi stanchi, è umano avere paura. Ad ogni malato oncologico voglio chiedervi di non mollare, di trovare dentro di voi quella forza che forse neanche si sa di avere. Vi chiedo di giocare questa partita con tutto l’amore che avete per voi stessi e per chi vi sta accanto, anche quando sembra impossibile vincerla.
Mamma ha combattuto fino alla fine, anche quando la malattia non le ha lasciato scampo. La sua forza è stata un esempio per me, e voglio condividerla con voi. Perché non importa quale sia l’esito: ciò che conta è il coraggio con cui affrontiamo le sfide, la voglia di vivere che scegliamo di non perdere mai, e l’amore che decidiamo di lasciare intorno a noi.
Vi auguro di affrontare questa battaglia con la stessa determinazione di mia mamma, sapendo che ogni passo che fate è un atto di amore per voi e per chi vi ama.
Sei sempre nei nostri cuori, mamma. Per sempre.