Lamezia. All’IC Borrello-Fiorentino il convegno “Stop Alla Violenza”
2 min di letturaSi è svolto martedì 25 novembre il convegno dibattito contro la violenza di genere “Stop alla violenza” all’Istituto Comprensivo Borrello Fiorentino
L’evento, oltre alla partecipazione attiva e sentita degli studenti della scuola secondaria di primo grado accompagnati dai loro insegnanti e alla testimonianza di Nellina Fazio, genitore di una ragazza con disabilità visiva, si è arricchito degli interventi di Luciana Loprete, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Catanzaro e Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS sez. di Catanzaro; di Annalisa Spinelli, Presidente CPO ed Assessore Pubblica Istruzione e Cultura del Comune di Lamezia Terme; di Anna Fazzari, Psicologa Clinica – Psicoterapeuta, Sociologa, Attivista dell’Associazione “Differenza Donna”; di Roberta Capri, Presidente dell’Associazione a tutela delle donne e dei minori “Dietro il silenzio”.
“La scuola è Promotrice di una comunità educante che favorisca lo sviluppo della cultura del rispetto, del dialogo, dell’inclusione e aborrisca ogni forma di violenza fisica, psicologica ed economica” ha sottolineato l’Assessore Spinelli in una mattinata piena di riflessione e contributi fattivi.
Il Preside, Giuseppe Guida, ha espresso soddisfazione per la riuscita e l’interesse suscitato dall’iniziativa ed ha avvalorato il ruolo cardine che riveste la scuola nel fornire strumenti e metodologie che siano di contrasto e prevenzione alla violenza di genere.
“Oggi assistiamo sempre più frequentemente a gesti e atti violenti, femminicidi, episodi di bullismo e di razzismo” si legge in una nota del Preside Guida “Questo accade perché persistono retaggi culturali, perché persiste una latente disparità dei ruoli sociali, professionali e familiari. I processi di oggettivazione del corpo, il linguaggio che si compone di forme sessiste, l’incapacità nella regolazione e gestione emotiva, richiedono azioni formative urgenti e prioritarie che integrino la persona e assurgano all’assunzione di consapevolezza, quella consapevolezza che ci rende capaci di condurre comportamenti nuovi, in grado di diffondere nuove posture emotive ed intellettuali e tradursi in forma mentis”.