“Lamezia per noi” prosegue il suo percorso: guardare alla realtà con un sogno
3 min di letturaA breve i primi focus tematici
Comunicato Stampa
Poste le basi per una piattaforma di discussione e programmatica, che metta al centro le istanze reali dei cittadini e parli a quel mondo progressista lametino da troppo tempo costretto ad essere mero spettatore di ciò che viene deciso in altre stanze e in altri luoghi: questa, in sintesi, la conclusione del secondo appuntamento del percorso “Lamezia per noi”, tenutosi nella sala inclusione del chiostro Caffè letterario, con la partecipazione di un numero significativo di cittadini, rappresentanti del mondo dell’associazionismo ed esponenti di forze politiche.
Nello spirito del primo incontro, nato dal basso, senza soluzione precostituite che non siano quella di un metodo incentrato sull’ascolto e il coinvolgimento di quanti vogliono dire la propria su ciò che sarà Lamezia nei prossimi anni, a introdurre l’incontro è stata Daniela Grandinetti che ha ribadito l’esigenza di “ricostruire un contesto di dialogo in questa città, recuperare la fiducia dei cittadini per contrastare l’astensionismo, superando la logica dei nomi calati dall’alto o venuti fuori da discussioni tra pochi intimi. Democrazia è lettura attenta del territorio”.
Aspetto ribadito da Pino Morello, che ha auspicato di rendere sempre più “Lamezia per noi” “uno spazio, svincolato dalle logiche partitiche, capace di coinvolgere quanti sono sfiduciati e si solo allontanati in questi anni non solo dai partiti ma da qualsiasi forma di impegno e partecipazione civica”.
La proposta di “assemblee pubbliche in cui mettere a fuoco le istanze e le emergenze del territorio” è venuta fuori da Marco Ammendola; trasporti e sanità tra i nodi cruciali da affrontare per Marcello Turco, temi su cui “Lamezia ha perso sempre più peso politico a livello regionale”; il tema delle “liste pulite”, in una città che ha il triste primato di tre scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni mafiosi, è stato evidenziato da Fernando Miletta; da Pino Saffioti, un richiamo sui temi dell’inclusione e sull’attenzione a non perdere neppure un euro dei fondi per le politiche sociali; “più che un nome di un sindaco, bisogna mettere in campo una nuova generazione capace di amministrare con competenza”, è l’auspicio dell’avvocato Lino Grandinetti che ha rimarcato l’esigenza che la generazione “più adulta” sappia fare “un passo indietro” per mettere la propria esperienza a servizio delle nuove generazioni; esigenza di ricambio generazionale rimarcata anche da Annita Vitale, che ha sottolineato come “questo sia uno dei primi incontri pubblici in cui non assistiamo a schermaglie, ma si affrontano temi politici.
Un percorso di ascolto che deve continuare”; interrogarsi sul perché “a Lamezia ci sia un fermento di associazionismo e impegno civico che si distingue a livello regionale, con tanti cittadini che si danno da fare con passione e abnegazione per la collettività, e quegli stessi cittadini stanno lontani e guardano con distacco ai partiti e alla politica”.
Il gruppo si è dato appuntamento alle prossime settimane, sicuramente prima di Natale, con l’avvio dei primi tavoli tematici di discussione, che traducano le prime due assemblee in proposte concrete sui temi chiave. Tra i primi focus tematici, la partecipazione dei giovani alla vita pubblica e il ricambio generazionale, dialogo con il mondo dell’associazionismo cittadino, e il binomio cultura e turismo.