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Un Santo Papa come archeologo

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Un Santo Papa come archeologo

Fu proprio Damaso I (305 – 384) a recuperare l’importanza delle catacombe, abbandonate dopo la pace di Costantino e la libertà di religione.

Ne riportò così la tradizione, provvedendo a far eseguire lavori di consolidamento di ampliamento.

Anche grazie al lavoro imparato dal padre, riportava alla luce quanto riteneva di interesse, lo catalogava e contrassegnava, con epigrafi poetiche, le virtù dei martiri.

Ciò che lo muoveva era la pietà e nello stesso tempo sentiva la responsabilità di non disperdere la storia di chi, lungo i primi secoli, aveva dato la vita per il Signore, e nello stesso tempo mostrava l’unità della Chiesa lungo il suo cammino.

Damaso costruì la basilica cimiteriale, dove poi verrà sepolto, lungo la via Appia, nei pressi di san Callisto; una lapide riporta questa epigrafe: “Qui, confesso, io Damaso pensai di deporre le mie spoglie, ma ebbi timore di profanare le ceneri dei Santi Beati“.

Prof. Francesco Polopoli