Lamezia, Gaetano Savatteri racconta la sua Sicilia
3 min di letturaGaetano Savatteri cattura il pubblico di Lamezia con “La magna via”, un viaggio nel cuore della Sicilia in un mix di comicità, nostalgia e riflessione
Ritornano a Lamezia le “Visioni letterarie” di Caudex con l’ultimo lavoro di Gaetano Savatteri, “La Magna Via”, dedicata alle gesta di Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, la fortunata coppia eroicomica del giallo italiano nata dal genio narrativo dello scrittore e divenuta beniamina del pubblico televisivo. La serie tv “Makari” è infatti tratta dai libri di Savatteri.
A dialogare con lo scrittore è stato Marcostefano Gallo, mentre ha coordinato l’evento Sabrina Pugliese, direttore artistico di questo importante e innovativo format letterario che riesce a dare vita al libro, la cui apertura illumina la scena, rendendo la presentazione un’esperienza ricca e suggestiva.
Nella performance, Savatteri si è rivelato un autentico mattatore, mostrando una vena teatrale di rara efficacia nella rappresentazione dei contenuti del suo romanzo; una vena che è riuscita a saldare perfettamente le sue parole alla visione letteraria realizzata da Sabrina Pugliese, attraverso quadri di recitazione armoniosi e coerenti con il progredire, nell’intervista, dello sviluppo della trama.
L’opera di Savatteri è stata portata sul palco del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, nell’ambito di “Vacantuandu 2024” e in collaborazione con la Fondazione Trame”, attraverso i bravissimi attori Antonio Fortuna, Walter Vasta, Angela Gaetano, Gaetano Santorelli, Vincenzo Muraca, Fedora Cacciatore e Cristina Pertosa. Saverio e Piccionello, Suleima, il professore e l’amico del professore, Mimì, compagni di viaggio sulla Magna Via, antica strada franchigena che collega Palermo ed Agrigento, sono stati mirabilmente portati sulla scena dagli attori di Caudex.
La figura di Savatteri si è stagliata potente sulla scena, e la sua prosa sapiente unita ad una inesauribile aneddotica siciliana, hanno trascinato il pubblico nelle vie di quel Sud non tanto diverso dal nostro, posto al di là dello Stretto. La poetica siciliana, ha detto lo scrittore, è uguale all’isola, nel senso che ogni autore fa storia a sé e fa una storia unica e non ripetibile.
L’originalità della scrittura siciliana sta dunque tutta nella multiforme varietà di quel mondo solo apparentemente immobile, che offre al talento letterario uno spazio creativo sempre nuovo e confini per i posteri ancora da scoprire. Non è mancata la riflessione di Savatteri sul fenomeno ancora attuale della partenza delle migliori risorse umane dal Sud verso territori capaci di valorizzare le loro professionalità così che, secondo lo scrittore, in accordo con la nota teoria della “Restanza” dell’antropologo Vito Teti, dovrebbe trovare spazio – insieme ed oltre – al diritto di partire, anche il diritto di restare.
Lo spettacolo, inserito nel progetto “Vacantiandu 2024”, la cui direzione artistica è affidata a Ettore Palmieri e Nico Morelli, è inserito negli “Eventi di promozione Culturale 2024” finanziato con Risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3 dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.