Sanità calabrese: diritti negati e speranze deluse
1 min di letturaCesare Perri: lettera aperta al Presidente Occhiuto, noi, malati calabresi siamo come tordi nei carnieri o pennuti migranti tra i bracconieri?
Amareggiato e disgustato per lo sfascio della della sanità pubblica calabrese,e quella lametina in particolare, intendo sapere se l’intervento che le è stato riservato presso il Policlinico di Catanzaro è ora disponibile per tutti gli affetti della sua medesima patologia.
Aggiungo che per una minore, ma seria, problematica cardiaca, io stesso dovrei cercare una struttura attrezzata fuori dalla Calabria.
Preciso che la mia non è una provocazione ‘ad personam’, stante le responsabilità di un’intera classe politica, presenti e passate, ma la legittima richiesta di un semplice cittadino al commissario per la sanità.
Cesare Perri, già primario psichiatra