“Calabria, la via del mito” raccontata nel libro di Giuseppe Merante
3 min di lettura“Calabria, la via del mito”, il libro dello psichiatra catanzarese Giuseppe Merante è stato presentato nell’aula magna del Centro studi Michele Amatruda di via Po a Lamezia Terme.
Davanti ad un uditorio attento e numeroso, l’autore ha presentato la sua ‘fatica letteraria’ insieme all’archeologa Giorgia Gargano e al regista Sebastiano Basile che ha realizzato un cortometraggio tratto dallo stesso libro. A moderare il dibattito la professoressa Maria Cristina Michienzi che ha anche curato la prefazione dell’opera.
“Egli ha cercato di svelare attraverso la metafora il mistero della vita, dell’esistenza umana, scavando nelle pieghe più recondite dell’animo. Questo libro non venga confuso con una trattazione completa dei miti in Calabria di cui si può provare la presenza fin dai primordi. In un itinerario antropologico l’autore ha recuperato i miti percorrendo luoghi abbandonati, borghi fantasma, case disabitate, chiese dirute, villaggi spopolati. Paradossalmente quel vuoto ha evocato nello scrittore immagini della vita che un tempo lo aveva riempito”. Questo uno stralcio della prefazione che già in poche frasi illustra lo scenario descritto nel volume di Merante tradotto in immagini e sceneggiatura dal regista Basile col corto “Il viaggio”. In sala, durante la presentazione del lavoro filmato, presenti anche gli attori protagonisti del corto i quali hanno ridato anima e passione all’antico mondo delle amazzoni in luoghi che esprimono il carattere selvaggio e al contempo straordinario di madre natura. Il mito delle amazzoni è stato ricordato in un ampio e ricco exursus dall’archeologa Gargano che ha evidenziato il continuo compenetrarsi tra mito e storia.
“Calabria, la via del mito” ha dunque trasportato i presenti all’incontro in un affascinante viaggio tra le radici mitologiche e storiche della Calabria, una terra ricca di tradizioni e leggende. La proiezione del cortometraggio “Il viaggio” ha costituito un’ulteriore immersione nei temi trattati dal libro, un modo per visualizzare l’essenza dei miti calabresi in un formato cinematografico. Il volume del dottor Merante è un invito a scoprire e riscoprire la Calabria attraverso le sue storie, i suoi personaggi e le sue tradizioni. Con la sua scrittura avvincente, l’autore guida il lettore alla scoperta di una regione che ha tanto da raccontare e che affonda le sue radici in un passato ricco di fascino e mistero. A conclusione del dibattito Merante ha sottolineato: “Il viaggio rappresenta non solo lo spostamento fisico ma è qualcosa di intimo e profondo. Esso è una condizione esistenziale, un processo continuo. Il viaggio è un antidoto che ci ricorda che la ricchezza è nel tragitto stesso.
Ogni passo compiuto è anche cambiamento; significa metterci in gioco e confrontarci con l’ignoto. Il viaggio ci fa cogliere e accettare la fugacità delle cose, ci immerge nel presente senza rimandare. Viaggiare è fame di esplorazione che si incontra e intreccia a filo doppio con la voglia di cogliere i sogni e le idee. Il viaggio è la capacità di cogliere la bellezza dell’attimo, di aprire il cuore e la mente al nuovo. Durante il viaggio dobbiamo lasciarci smarrire per lasciar posto alle sorprese”. Il successo dell’evento ha confermato la polivalenza del Centro studi “Michele Amatruda” da anni sede di corsi di alta formazione che, all’occasione, può anche essere utilizzata come luogo ideale per iniziative culturali di pregio e di grande interesse per la comunità. (Red.)