Lamezia, Atomspace creato da Andrea Curcio festeggia un anno
3 min di letturaNella giornata di lunedì 23 dicembre, in via Milite Ignoto 20, si è tenuto l’evento dedicato al compleanno di Atomspace, il coworking creato dal designer lametino Andrea Curcio
Un evento volto non solo a festeggiare il primo anno di vita, ma soprattutto a valorizzare e celebrare il valore della condivisione di idee e della collaborazione tra persone.
Un coworking considerato più di un semplice luogo dedicato ai singoli e diversi professionisti che si ritrovano insieme a condividere degli anonimi spazi. Atomspace è infatti un luogo di incontro, di assimilazione, di dialogo e di pensieri. Un luogo che ha come centro nevralgico Lamezia Terme.
«Credo che la nostra città, e la Calabria, non abbia nulla da invidiare – spiega Curcio, laureato in produzione artistica per l’impresa presso la Rome University of Fine Arts. Ciò che sarebbe invece da invidiare sono le persone, le quali hanno una proattività e un modo di fare più innovativo e trasversale, meno tradizionale e che, allo stesso tempo, preservano la stessa tradizionalità».
Persone, lavoratrici e lavoratori, le cui professioni non sono quelle relative all’essere avvocato, medico o geometra: «questi professionisti corrispondono a una moltitudine di figure, di tipologie di persone che esistono, che possono arricchire il territorio in modi diversi e non solo in uno studio medico, da ragioniere o magistrato. Parlo di fotografi, videomakers, architetti, marketers, digital makers, graphic designers, designers, scrittori, copywriters che, con il loro lavoro caratterizzato proprio da mille forme e colori, contribuiscono a rendere viva la città. Professionisti che, nonostante la diversità, possono collaborare insieme» continua.
Un arricchimento che è l’obiettivo della creazione di Atomspace e che punta principalmente a valorizzare il territorio. L’atomo infatti è l’inizio di ogni cosa, è la casa lametina da cui si può sempre tornare, nonostante la lontananza e la permanenza al di fuori della regione. «Vivo in posti diversi, ma non ho mai dimenticato di valorizzare la mia terra. Ho pensato, però, di andare al di là della cosiddetta progettazione, di una creatività standard e ancorata a pensieri arretrati – dice Curcio. Quindi, Atomspace nasce per dare voce, o uno spiraglio, che funge da aggregatore per delle figure che hanno voglia di cambiare, rinnovando al tempo stesso il nostro territorio».
Un territorio, quello di Lamezia Terme, rimasto sempre nei suoi pensieri tanto da dedicargli una tesi: «Il titolo della mia tesi è stata “L’identità visiva di Lamezia Terme”, un place branding che sviluppai proprio per la mia città. Una città che, inizialmente, non consideravo». I fattori principali che rendono Atomspace unico sono la visione comune, l’aiuto reciproco e la voglia di cambiare per migliorare: «professionisti diversi, che pagano un abbonamento, si ritrovano in questa sede per potenziare le attività locali. Una catena positiva fatta di persone.
Non ho mai dimenticato la mia terra non solo perché ci sono nato, qui ho infatti sviluppato le mie prime abilità di visione, le mie prime sensibilità. In qualche modo sento di essere riconoscente e grato, due sentimenti che si trovano alla base dello sviluppo socioculturale di ogni popolo» conclude Curcio, co-fondatore di Alfatauri Studio, il laboratorio di idee specializzato nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni digitali e nuovi modelli di business.
Un anno di Atomspace che è solo all’inizio di un percorso al cui centro ci sono sì degli atomi diversi tra loro, i quali danno l’idea di ruotare divisi e sparpagliati, ma che sono contemporaneamente uniti per il benessere comune, quello della città di Lamezia Terme.