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Verso un futuro sostenibile: la scommessa sul trasporto aereo in Calabria

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Lettera aperta al presidente della regione Roberto Occhiuto

Siamo nel bel mezzo delle festività natalizie e, come sempre, cerchiamo di conteggiare quello che ci lasciamo alle spalle guardando avanti alla ricerca di soluzioni che qualche mano operoso ci possa mettere sotto l’albero e nelle calze della befana, per noi, dello spazio e degli aeroporti, però ce ne sono ben poche, ancora tutto, o quasi, da concretizzare, nonostante le svariate letterine di promesse sul futuro prossimo del trasporto aereo, il nostro campo è lo spigolo moderno per un turismo d’ogni tipo inserito nell’economia regionale, dove anche l’ultimo dei dipendenti è da considerarsi un tecnico.

Eppure, nonostante le grida di progresso e sviluppo, resta la constatazione, amara, di inconcludenza, le solite negatività (Crotone, Lamezia e Reggio)! Un ambiente che ha dimenticato cosa sia veramente il sociale e il lavoro, il rispetto della professionalità e dell’anzianità acquisita nel tempo e nello spazio.

Percepiamo notizie che volano nell’aria, per una struttura aeroportuale che rappresenta il vero nodo dello sviluppo al futuro. La sua forza non si concretizza solo nel recupero voli e collegamenti, (fatto più che importante e già acquisito in modo completo) con rotte diverse per i tre aeroporti di cui il Lamezia Terme è il fulcro centrale, deve anche, a nostro modesto avviso, crearsi una base solida di persone che conoscano alla perfezione ogni briciola della struttura e della sua funzione modernista.

Egregio Governatore, con questa visione chiediamo perché la società che gestisce i tre scali calabri, prosegue in una sua politica strana e innaturale del personale stagionale, (contrattisti a termine) che, da tempo, avrebbero dovuto e potuto essere stabilizzati, invece sono ancora in lista d’attesa, alla ricerca del sogno occupazionale definitivo, il cosiddetto posto fisso, tanto necessario alla gente della nostra martoriata e dimenticata regione.

Non c’è più un presidente, ma un amministratore unico venuto da fuori confini della Calabria come altri componenti della dirigenza, la regione è divenuta il vero centro di gestione con lei, governatore, che ha assunto, pieni poteri.

Questo però non basta! Onorevole Occhiuto lei non è un tecnico di settore, non ce ne voglia, ma un politico che ha saputo adattare la formula di partito nel trasporto aereo, pur non avendone le conoscenze necessarie a dirigere il disegno del triangolo aeroportuale.

Non intendiamo contestare né lei né i vertici SACAL & GH, non servirebbe a nulla, facciamo solo una costatazione dei fatti che, volenti o nolenti, sono sotto gli occhi di tutti.

Bisogna stringere il nodo di controllo e i rapporti con il gestore del sistema aereo locale, cercando di far capire agli attuali vertici, ci si consenta di dirlo, che si lavora per vivere e non si vive solo per lavorare. La base è la spina dorsale del sistema, non deve essere umiliata e oppressa con metri e metodi che non portano a nulla di conclusivo ma fanno nascere solo ripicche e risentimenti.

Non intendiamo polemizzare, basta solo ragionare e applicare il buon senso, i dipendenti (contrattisti a termine o a tempo indeterminato) sono una forza che rende al “meglio” nel loro campo, sono un vero patrimonio per la società che, dopo la furia covid, sta ripercorrendo la strada della ripresa e della produzione socio-turistica e traffico passeggeri, grazie soprattutto ai loro sacrifici e abnegazione, ma disconosciuti.

Governatore, ricordiamoci che in tempi mutati e mutevoli, la capacità di essere attivamente presenti, è la garanzia necessaria a cancellare ansie negative, per aprire gli spiragli verso l’ascesa ai livelli economici di valenza reale e sociale.

Le ombre non possono essere il futuro.

Il trasporto aereo, in tutte le sue forme, è il vero ed unico futuro per la nostra regione.

Gianfranco Turino – Giuseppe Di Cello
Calabria Sociale

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