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Lamezia. IC Gatti-Manzoni-Augruso: innovazione e sicurezza al centro della formazione scolastica

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Istituto Gatti-Manzoni-Augruso

“L’istituto comprensivo Gatti-Manzoni-Augruso di Lamezia investe sempre di più nella formazione e nella sicurezza e tutela la salute e il benessere degli alunni”

Risponde così la dirigente scolastica Antonella Mongiardo alla domanda su quale sia il punto di forza della mega-scuola da lei diretta.

Sicurezza, salute e benessere sono, dunque, i pilastri dell’offerta formativa targata Gatti-Manzoni-Augruso, che quest’anno investirà consistenti risorse nella formazione del personale, avendo sempre un’attenzione costante alla sicurezza dei plessi e delle strutture, in collaborazione con i tre comuni di Lamezia, Pianopoli e Feroleto Antico.

Lo scorso anno, la Federazione nazionale dei Maestri del Lavoro, con sede a Roma in via Barberini, ha assegnato una stella all’IC “Manzoni-Augruso” di Lamezia Terme, diretto dalla preside Antonella Mongiardo.

L’ importante riconoscimento è stato dedicato alla scuola per le iniziative intraprese nell’ambito della cultura della sicurezza. Ad aver conquistato la stella è stata, in particolare, la testimonianza formativa dei Maestri del Lavoro e gli incontri sulla cultura della sicurezza organizzati in collaborazione  con i consolati di Catanzaro e di Reggio Calabria della Federazione MdL, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti ad assumere, sempre, durante lo svolgimento delle loro attività, comportamenti orientati alla prevenzione.

L’IC Gatti-Manzoni è scuola pioniera anche sul versante della salute, avendo adottato un regolamento per la somministrazione di farmaci salvavita in orario scolastico, in attuazione del protocollo siglato nel 2005 dal ministero dell’Istruzione, in accordo con il ministero della salute.

“Si tratta di gestire in modo efficace uno degli aspetti più delicati della vita scolastica – dice la preside Antonella Mongiardo. La somministrazione dei farmaci salvavita in orario scolastico riguarda due fondamentali diritti della persona sanciti dalla Costituzione, il diritto alla salute (art. 32) e il diritto allo studio (artt. 3, 33 e 34). La Scuola ha affrontato, finora, questo tipo di emergenze, grazie alla disponibilità di medici e infermieri volontari che hanno compreso la nostra difficoltà e ci sono venuti incontro a titolo volontario e gratuito tenendo dei momenti formativi nella nostra scuola. Tuttavia, alla luce delle difficoltà incontrate e dell’esperienza maturata, il Consiglio di Istituto dell’istituto Gatti-Manzoni-Augruso ha ritenuto necessaria l’attivazione di un Protocollo, al fine di standardizzare i comportamenti e poter dare una risposta immediata alle emergenze”.

L’anno scorso, per l’attenzione rivolta alla delicata problematica dei farmaci a scuola, la dirigente scolastica Antonella Mongiardo ha ricevuto un encomio da parte del Policlinico Gaetano Martino di Messina, che ha omaggiato la scuola con un “farmaco ad uso didattico”, donato dalla allergologa dottoressa Lucia Caminiti, in segno di stima “per il modo encomiabile con cui la scuola gestisce la somministrazione dei farmaci in orario scolastico. In particolare, una rappresentanza di genitori ha lodato la scuola per l’impegno profuso nel creare un contesto sereno, per alunni e famiglie, anche mediante la sensibilizzazione del gruppo classe, per una piena inclusione e attenzione a tutte le fragilità degli alunni, comprese quelle legate all’esigenza di assumere farmaci in orario scolastico”.

Una scuola sicura e innovativa, che lo scorso anno è balzata agli onori della cronaca nazionale per il dibattito sui compiti a casa, problematica molto sentita da alunni e genitori, posta al centro dell’attenzione anche degli organi collegiali.

Il dibattito sulla utilità o meno dei compiti per casa non è nuovo nel mondo della scuola. Ma l’IC Gatti-Manzoni-Augruso ha, per la prima volta nel panorama scolastico, regolamentato le modalità di gestione dei compiti, “ritenendo- dice Antonella Mongiardo- che lo studio domestico non andrebbe abolito, ma, piuttosto, regolamentato, affinché abbia un senso pedagogico, con un reale feedback da parte dei docenti e, dunque, ricadute incisive sull’apprendimento dei discenti. Altrimenti, la consuetudine dei compiti per casa, se applicata in modo troppo “libero” e con eccessiva variabilità tra classi/sezioni o, quel che è peggio, da docente a docente, senza programmazione e/o coordinamento, rischia di provocare l’effetto contrario, allontanando i ragazzi dal piacere dello studio”.

Secondo la vicepreside Angelina Materasso: “L’esperienza ci insegna che se un ragazzo non è motivato, non fa i compiti a casa, oppure si fa aiutare da altri se ne ha la possibilità. In ogni caso, il ragazzo che non è “in regola” con le consegne, inevitabilmente, si sente inadeguato, “indietro” rispetto agli altri, e perde ancora di più fiducia in sè stesso. La scuola, invece, ha un’altra mission, che è quella di offrire agli alunni le stesse opportunità e sviluppare le potenzialità di ognuno, nel rispetto dei diversi ritmi e stili di apprendimento”.

“E’, pertanto, opportuno – aggiunge la collaboratrice Prof.ssa Caterina Bettiga- che la pratica di assegnare i compiti per casa (il cosiddetto “assegno dei compiti”) diventi motivante e calibrata sui singoli allievi. Ecco perché il Collegio dei Docenti ha sviluppato una riflessione interna sull’opportunità di dotarsi di un Regolamento sulla gestione dei compiti per casa, sia per limitare il carico di lavoro domestico durante le vacanze e nei fine settimana (e tutelare, così, il diritto al riposo degli alunni) sia per potenziare la funzionalità didattica di questa pratica consolidata”.