La Fondazione Trame all’assemblea dei magistrati a Catanzaro
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La Fondazione Trame rinnova il proprio impegno nella promozione della legalità e della cultura della giustizia
La Fondazione Trame ha partecipato su loro invito alla mobilitazione dei magistrati che si è svolta questa mattina presso il Tribunale di Catanzaro. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni del territorio e della società civile, uniti nella difesa dei principi costituzionali e dell’indipendenza della magistratura.
L’evento ha avuto due momenti fondamentali: un incontro pubblico in cui sono stati letti articoli della Costituzione e distribuiti materiali informativi sulle ragioni dello sciopero e un’assemblea pubblica con l’intervento di Katarzyna Mieszkowicz, giudice membro dell’Associazione dei magistrati polacchi Iustitia e presidente della sezione di Plock.
Maria Teresa Morano e Gioacchino Tavella, membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Trame, presenti in Tribunale, hanno espresso piena solidarietà ai magistrati in sciopero, ribadendo l’importanza della difesa dell’indipendenza e del lavoro della magistratura. Hanno inoltre annunciato che quello della giustizia sarà uno dei temi al centro del dibattito sul palco di Trame.14, con un focus specifico dedicato all’analisi delle riforme costituzionali attualmente in discussione, nel cinquantesimo anniversario dell’uccisione del giudice Ferlaino, primo magistrato assassinato dalla ndrangheta in Calabria.
Morano e Tavella hanno sottolineato la necessità di tutelare i principi costituzionali che sorreggono lo Stato di diritto. La Costituzione italiana stabilisce un sistema giudiziario fondato sull’indipendenza di giudici e pubblici ministeri, i quali devono rispondere esclusivamente alla legge. Tuttavia, come evidenziato dai magistrati durante la mobilitazione odierna, la separazione del pubblico ministero dalla giurisdizione, proposta dalla riforma costituzionale in discussione, potrebbe compromettere l’autonomia della magistratura, esponendola a pressioni politiche e limitandone l’imparzialità nell’amministrazione della giustizia.
La Fondazione Trame ha espresso inoltre forte preoccupazione per il possibile impatto negativo della riforma sulla lotta alle mafie. Un’indebolita autonomia della magistratura rischia di compromettere l’efficacia delle indagini e delle azioni giudiziarie contro la criminalità organizzata, rendendo più difficile il contrasto alle organizzazioni mafiose e l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniale, strumenti fondamentali per l’azione dello Stato contro le mafie.
La Fondazione Trame rinnova il proprio impegno nella promozione della legalità e della cultura della giustizia, ribadendo la necessità di difendere i principi costituzionali alla base dello Stato di diritto. In questa battaglia, la Fondazione continuerà a collaborare con istituzioni, associazioni e società civile per garantire un sistema giudiziario equo e indipendente.
La collaborazione con l’ANM – Distretto di Catanzaro prosegue inoltre con la mostra “Invisibili. Uccisi da mafia e indifferenza”, inaugurata a Cosenza e Catanzaro e dedicata alle vittime dimenticate della criminalità organizzata.