Lamezia protesta contro il trasferimento della base Canadair a Crotone
3 min di lettura
Manifestazione a Lamezia Terme contro il trasferimento della base Canadair: preoccupazioni per la sicurezza e il futuro dell’aeroporto
Sabato 1 marzo, un gruppo di cittadini e rappresentanti politici ha manifestato davanti agli uffici della SACAL all’aeroporto di Lamezia Terme per esprimere il proprio dissenso riguardo al controverso trasferimento della base Canadair da Lamezia a Crotone.
Questa decisione, ritenuta poco chiara e potenzialmente dannosa, è stata messa sotto accusa da diversi esponenti politici e membri della comunità locale, i quali temono che si possa nascondere un’operazione a favore della compagnia aerea Ryanair.
L’amministratore unico della SACAL, Marco Franchini, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, hanno recentemente annunciato un’espansione dei voli Ryanair su Lamezia, facendo sorgere interrogativi sul reale motivo del trasferimento.
In particolare, si sospetta che l’hangar attualmente utilizzato per i Canadair sia destinato a essere ceduto a Ryanair, una mossa che molti considerano più vantaggiosa per la compagnia irlandese che per il servizio pubblico di protezione civile.
Durante la manifestazione, Lidia Vescio del PD ha sottolineato la mancanza di chiarezza riguardo al trasferimento, evidenziando come Lamezia continui a essere depotenziata di servizi cruciali. “Come mai un aeroporto centrale come Lamezia viene costantemente depotenziato? Questo spostamento appare inspiegabile e rischia di portare più svantaggi che vantaggi”, ha dichiarato.
Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia Bene Comune, ha aggiunto che la base Canadair è fondamentale non solo per Lamezia, ma per tutta la Calabria e le regioni limitrofe. “Questo trasferimento è una grande ingiustizia e rappresenta uno scippo a Lamezia,” ha affermato, sottolineando l’importanza della base nella lotta contro gli incendi boschivi, specie in estate.
Le preoccupazioni riguardano anche il personale della base, molti dei quali hanno radici profonde nella comunità di Lamezia.
Valentina Stella di Azione ha messo in luce la posizione strategica dell’aeroporto di Lamezia, che facilita gli interventi in tutta la Calabria e oltre, e ha sollecitato un ripensamento sulla decisione.
Guido Cimino di Italia Viva ha criticato la mancanza di un piano industriale chiaro da parte della SACAL, evidenziando che una decisione così importante non può essere giustificata senza una programmazione concreta. “Questo spostamento sembra più una mossa politica che una strategia aziendale ben ponderata,” ha dichiarato.
Francesco Carito, membro del PD e organizzatore della manifestazione, ha ribadito che il trasferimento non solo comprometterebbe l’efficienza degli interventi antincendio, ma creerebbe anche disagi per i lavoratori che sarebbero costretti a spostarsi a Crotone. Inoltre, ha ricordato che il Ministero dell’Interno ha già espresso preoccupazioni riguardo a questa decisione.
La consigliera comunale Lucia Cittadino ha concluso sottolineando la necessità di un confronto tra tutte le parti coinvolte. “Un dialogo aperto avrebbe potuto chiarire le motivazioni di questa scelta e forse avremmo trovato un accordo che possa beneficiare tutti,” ha detto.
La manifestazione ha rappresentato un chiaro segnale di malcontento e una richiesta di maggiore trasparenza e partecipazione nelle decisioni riguardanti il futuro dell’aeroporto di Lamezia Terme e il servizio antincendio in Calabria.
Con l’estate che si avvicina e il rischio di incendi sempre presente, la questione rimane di grande rilevanza per la comunità locale.