Decollatura, presentazione anno celebrativo Don Luigi Costanzo
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Una serie di iniziative per ricordarlo e celebrarne le intense attività che svolse durante la sua vita, nella scuola, nella chiesa e negli studi letterari appassionati
È stato presentato nell’Aula Magna dell’IIS Costanzo di Decollatura, nel catanzarese, l’anno celebrativo dedicato a Don Luigi Costanzo, sacerdote e letterato decollaturese cui la scuola è intitolata, in occasione del 140° anniversario dalla nascita.
Proprio il 3 marzo 1886 il prelato nasceva nella frazione Adami e così, fino alla stessa data del 2026 l’istituto ai piedi del massiccio del Reventino, svolgerà una serie di iniziative per ricordarlo e celebrarne le intense attività che svolse durante la sua vita, nella scuola, nella chiesa e negli studi letterari appassionati.
Ha aperto l’incontro la dirigente scolastica, Maria Francesca Amendola, che ha dato alcune anticipazioni sulle iniziative previste “come in un percorso didattico – ha spiegato – che coinvolgerà tutti gli alunni dei vari corsi di studi che compongono questo nostro istituto e ci porterà a scoprire meglio e conoscere più profondamente don Luigino, personaggio poliedrico che studieremo sotto i suoi var aspetti: religioso, storico, culturale e pedagogico. Abbiamo in mente anche delle cose innovative come ad esempio il concorso, cui potranno partecipare tutti gli alunni, per realizzare una mappa virtuale dei luoghi che hanno contraddistinto le tappe di vita e lavoro dell’illustre sacerdote”. La preside ha concluso che “La commissione che si riunirà a breve
Parola quindi alla sindaca di Decollatura, ing. Raffaella Perri, che ha ribadito “l’importanza di aver inglobato tutte le scuole del comprensorio nel Costanzo, che una volta era solo il liceo scientifico. C’è la volontà – ha proseguito la sindaca – da parte dell’amministrazione comunale di essere vicino in sintonia e sinergia, alla scuola per cercare di creare i presupposti di una fattiva collaborazione per capire meglio tutte le sfaccettature del personaggio Don Luigino e delle sue opere a anche la società di quel tempo; ovvero come si presentava la Decollatura di una volta. Saremo ben felici – ha concluso Perri – di poter dare una mano durante tutto questo anno celebrativo e di collaborare con la commissione scolastica che curerà nei minimi dettagli questo evento”.
“Un atto dovuto – ha detto poi il Prof. Giuseppe Musolino, storico decollaturese – l’intitolazione a suo tempo, della scuola a don Luigino e altrettanto dovuto è questo anno costanziano che l’istituto ha voluto dedicargli”. “Che fosse un innovatore – ha detto ancora Musolino – lo si può capire anche indagando le origini del sacerdote. Il fatto di essere nipote diretto di Gabriele Perri (fratello della madre ndr), sindaco innovatore che portò il paese da una situazione di arretratezza alla modernità attraverso varie innovazioni ad esempio l’uso del telegrafo, la comunicazione postale, l’acquedotto e tanto altro e anche un discendente del primo sindaco di Decollatura, Giuseppe Scalzo, altro personaggio di grande lungimiranza, fa capire il clima che si poteva respirare e i discorsi che si facevano all’interno della sua famiglia”.
Musolino ha fatto poi un excursus sulla vita di Don Luigi Costanzo parlando della sua ordinazione sacerdotale e “l’assegnazione alla parrocchia di Adami che fece restaurare e affrescare”. Ha toccato poi il suo periodo romano che gli diede respiro nazionale, “dove insegnò – racconta – al liceo “Tasso” ed ebbe come allievi alunni del calibro di Andreotti, Gassman, Vittorio Bachelet e Bruno Mussolini, figlio del Duce,”. Infine il rapporto di grande affetto che lo legava al fratello Rosarino e ai poeti suoi coevi “con i quali intratteneva uno scambio epistolare, poetico e intellettuale”.
“Riconoscibile – ha aggiunto Musolino – anche il suo impegno nella lotta antifascista che lo portò anche a rischiare di subire qualche atto intimidatorio, poiché per sua indole non si tirò mai indietro”. Musolino ha concluso il suo intervento parlando delle opere del Costanzo e degli incarichi prestigiosi rivestiti come Provveditore agli studi di Catanzaro e Rettore del seminario di Lamezia, fino alla morte per leucemia avvenuta nel 1958 ad Adami dove era nato 72 anni prima.
Del rapporto scuola-famiglia ha, invece, accennato l’avvocato Giuseppe Pascuzzi, presidente del consiglio d’istituto che ha ringraziato “la dirigente Amendola degna erede della figura di don Luigino, per la sua ricettività e la sua visione progressista e innovatrice nella conduzione della sua presidenza che si avvicina molto a quella dell’epoca del letterato decollaturese. Oltretutto – ha proseguito Pascuzzi – in un momento storico dove la scuola è minacciata da tanti punti di vista e dove ci si rivolge pochissimo alle aree interne come la nostra che rischiano di soccombere”.
“Sono convinto – ha concluso Pascuzzi – che tutte le istituzioni debbano collaborare e, a conferma di questo, preannuncio che costituiremo a breve un comitato dei genitori quindi un’organizzazione istituzionale, che affiancherà l’istituzione scolastica su tutte le iniziative che dovranno supportarla promuovendo reti di scopo permanenti con le quali cercheremo di dialogare proficuamente con comuni, provincia e se servirà anche la regione”.
A conclusione dell’incontro, a cui erano presenti oltre agli organi di stampa locali e il Dsga, dott. Giuseppe Ferrise che coadiuva l’attività dirigenziale della Amendola, anche gli alunni della V classe del liceo, l’intervento di Carmen Celeste Sacco in rappresentanza degli studenti.
“Siamo contenti – ha detto – di poter approfondire la conoscenza di una figura così importante del nostro territorio cui, fra l’altro, è dedicata proprio la nostra scuola. Vogliamo impegnarci, pur essendo in uscita dall’istituto che frequentiamo per l’ultimo anno, per cercare di lasciare un’eredità importante a chi verrà dopo di noi”.