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A San Giovanni in Fiore l’8 marzo di Donne e Diritti

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A San Giovanni in Fiore l’8 marzo di Donne e Diritti

Lo scorso 8 marzo, a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, abbiamo incontrato l’associazione Donne e diritti, della quale Stefania Fratto è la presidente

Stefania è un’amica, una di quelle che incontri nel lungo cammino della vita, dalla quale c’è molto da imparare. Una persona che parla attraverso i fatti, il suo corpo, le azioni quotidiane, pronta ad essere speranza, insieme alle sue sorelle dell’associazione.

Una giornata ricca di eventi ed emozioni, partendo dalla donazione di Maria Oliverio, che attraverso la sua “Merceria” ha rifornito di prodotti, i laboratori del centro antiviolenza Mirabal.

Poi nel pomeriggio, ci siamo spostati nei locali dell’associazione, difeso con le unghie e con i denti da chi voleva chiuderlo. Il centro, è un faro nella notte dei diritti, gestito dalle donne per le donne e non solo. Lì abbiamo presentato il mio ultimo libro, “La compagnia del Lupo e la confraternita di Carpocrate” edito da Officine Editoriali da Cleto, nel quale in due capitoli sono presenti le mie amiche dell’associazione Donne e Diritti.

In un’atmosfera magica e di unione, si sono alternate le testimonianze, come quella di Isabella Foglia, parente di Filomena Marra, una delle 4 donne uccise nell’eccidio fascista di san Giovanni in Fiore nel 1925, nel quale ha perso la vita anche un uomo. Filomena era incinta di un maschio e il proiettile ha colpito sia la vita che portava in grembo che lei. Lei che era scesa in piazza per difendere un diritto, quello del cibo, nello specifico della farina e di dazi ad essa connessi.

Poi, l’intervento di della dottoressa Mimma De Matteis, la quale avvierà delle visite ginecologiche totalmente gratuite, proprio nei locali del centro antiviolenza Mirabal. La stessa dottoressa, che risiede a Belvedere Spinello, ha cucinato i tradizionali ceci, che simbolicamente rappresentano le idee al femminile. Marco Marchese ha spiegato il significato della cultura, della diffusione dei libri e dell’importanza che riveste l’editoria in Italia ed in Calabria.

Uno dei momenti più significativi è stato quello dell’apposizione su uno dei muri del centro antiviolenza Mirabal della stele che ricorda proprio la strage del 2 agosto 1925. Il manufatto, realizzato a punto croce in sole due notti, è una vera e propria opera d’arte, le cui artiste sono Giuseppina Simonetta e Rosa Abbruzzino. La stele, in occasione del Premio Città di San Giovanni in Fiore, che si terrà il 18 agosto, sarà esposta pubblicamente.

Infine, dopo la donazione di sacchetti di “farina solidale” a tutti noi, ho potuto intervistare Stefania Fratto, che ripeto, non smetterò mai di ringraziare per ciò che fa tutti i giorni, insieme a tutte le donne dell’associazione, come Angela Veltri, Marilise Succurro, Giuseppina Simonetta e tutte le altre meravigliose amiche della “congrega delle farfalle” citate nel mio libro. Stefania avrebbe tanto da raccontare, e l’intervista, seppur lunga, merita di essere ascoltata fino alla fine.

Lei, ai microfoni di Lameziaterme.it ha dichiarato: “Abbiamo creato questo centro antiviolenza dove accogliamo le donne che subiscono violenza e vivono disagi, perché da noi non arrivano solo donne che subiscono violenze economiche, ma anche violenza psicologica, violenza verbale o violenza fisica. Da noi arrivano anche donne che non riescono a trovare un lavoro, vivendo in un paese di montagna dove c’è crisi e la gente va via. Abbiamo deciso di creare questi laboratori, il forno solidale dove facciamo il pane e i fritti, così che queste donne, lavorando si integrano. Si parla di integrazione, di aggregazione, sia nella vita matrimoniale, nella vita culturale, universitaria e quindi sono donne resistenti, resilienti. Noi siamo ormai famose per i diritti sanitari, Riccardo è stato con noi quando siamo stati alla regione Calabria a lottare per far arrivare il mammografo nell’ospedale di San Giovanni in Fiore, quindi poter fare le mammografie in una struttura pubblica e non andare a pagamento”.

Non immaginereste mai, cosa è riuscita a fare l’associazione Donne e Diritti in soli 5 anni dalla sua fondazione. Scopritelo sulla pagina Facebook o andandole a trovare nel centro antiviolenza Mirabal.

Sostenetele, donando loro anche dei semplici gomitoli di lana, loro ne faranno una piccola opera d’arte, che aiuterà altre donne.

L’8 marzo è un solo giorno di 365, ma tutti gli altri giorni, ricordate, c’è chi fa l’8 marzo continuamente, difendendo i diritti di tutti, proprio come le mie sorelle di Donne e Diritti a San Giovanni in Fiore.

Scrive la poetessa Maya Angelou: “Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne” ed io aggiungo, per tutti noi.

Riccardo Cristiano