Ue, Palmisano (M5s): sostegno a petizione sulla canapa, governo affossa il settore
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‘Tra Puglia, Basilicata e Calabria tante giovani aziende a rischio’
Comunicato Stampa
“La petizione presentata al Parlamento europeo da Mattia Cusani, per conto dell’Associazione Nazionale Canapa Sativa Italia, denuncia un problema evidente: il governo italiano ha deciso di affossare un intero comparto con norme ingiuste e irragionevoli, in contrasto con il diritto dell’Unione Europea.
Gli emendamenti apportati al “DDL Sicurezza” e il decreto ministeriale che classifica il CBD come sostanza stupefacente non sono misure di buon senso. Sono provvedimenti che ignorano completamente la giurisprudenza europea e mettono in ginocchio un settore che, al contrario, dovrebbe essere sostenuto. Già negli scorsi mesi abbiamo più volte denunciato questo attacco al settore della canapa industriale”. Lo dichiara l’europarlamentare del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano. “Abbiamo detto chiaramente che si tratta di una scelta miope, che ignora il potenziale di questa filiera in termini economici, ambientali e occupazionali.
Parliamo di oltre 3.000 aziende agricole e centinaia di imprese che investono in ricerca, sviluppo e produzione sostenibile. Decine sono le aziende nel Mezzogiorno d’Italia: tante sono fatte di giovani under 40, tra Puglia, Calabria e Basilicata. Una delle ultime manifestazioni a sostegno del settore si è tenuta a Brindisi”. “Invece di incentivare questa economia circolare, il governo – conclude l’europarlamentare – ha deciso di criminalizzarla, creando solo danni e incertezza. Chiediamo dunque alla Commissione Europea di intervenire con decisione per garantire che l’Italia rispetti i principi fondamentali del diritto dell’Unione”.