Colombo: serve un piano concreto per la sanità calabrese
2 min di lettura
“Si rimane sotto la scure di un Piano di rientro che potrebbe condizionare la gestione della sanità in una regione come la Calabria”
Comunicato Stampa
L’imminente fine del regime di commissariamento nel settore della sanità per la Calabria, rappresenta certamente una buona notizia ma bisogna stare attenti nel fare voli pindarici. Questo perché, se da un lato finalmente la politica regionale si riappropria delle proprie competenze in materia e, di fatto diviene responsabile di tutti gli atti e gli indirizzi nel settore, dall’altro si rimane sotto la scure di un Piano di rientro che potrebbe condizionare la gestione della sanità in una regione come la Calabria, già duramente colpita da imponenti tagli all’intero comparto.
Intanto spero che il governatore Roberto Occhiuto aggiorni i cittadini riguardo all’effettivo ammontare del disavanzo sanitario, perché gli interventi di cui necessitano gli ospedali calabresi non sono solo di natura infrastrutturale per cui lo Stato ha deciso un altro commissariamento a tempo determinato, ma soprattutto devono essere mirati a potenziare reparti con tanto di nomina di primari e assunzione del personale. Tanti ancora sono i problemi da affrontare come le postazioni del Suem, le liste di attesta e l’emigrazione sanitaria con la quale negli ultimi vent’anni abbiamo arricchito le regioni del nord.
Igor Colombo
Scrittore calabrese e paziente oncologico