Lamezia, l’appello di Gianfranco Caputo per la De.Co.: un’opportunità da non perdere
4 min di lettura
Nel cuore della Calabria, una battaglia silenziosa per la valorizzazione dell’identità culturale e gastronomica di Lamezia Terme sta prendendo piede, e il protagonista di questa lotta è un uomo che da sempre ha messo la sua passione e la sua dedizione al servizio della comunità: Gianfranco Caputo, presidente della Pro Loco Terina.
In qualità di leader di alcune delle realtà più attive del territorio lametino, sta facendo tutto il possibile per promuovere e valorizzare una delle città più ricche di storia, tradizione e cultura dell’intera regione.
La sua ultima battaglia? L’istituzione della Denominazione Comunale (De.Co.) per Lamezia Terme, una proposta che, se approvata, potrebbe segnare una vera svolta per la città.
Ma, sorprendentemente, questa proposta, che Caputo ha presentato ufficialmente al Comune di Lamezia Terme già il 15 novembre 2016, non ha ancora trovato una risposta positiva. Nonostante il progetto esecutivo redatto dallo stesso Caputo, completo di disciplinare e regolamento, la città si trova a rimanere tra le ultime in Italia a non aver ancora adottato il regolamento De.Co. Un’opportunità che, se presa al volo, avrebbe messo Lamezia Terme tra le prime città a implementare una strategia mirata alla valorizzazione della propria identità territoriale, ma che purtroppo è rimasta nei cassetti della burocrazia comunale.
La proposta di Caputo non è mai stata un’iniziativa politica, ma un gesto di amore per la propria città e per la propria cultura. Eppure, nonostante gli sforzi e l’impegno profuso, Lamezia Terme sta ancora aspettando che venga presa una decisione fondamentale per il suo futuro. E oggi, mentre la città resta indietro, il presidente della Pro Loco Terina lancia un appello diretto ai candidati al consiglio comunale e ai candidati a sindaco per le prossime elezioni comunali: “Inserite la De.Co. nei vostri programmi e fatelo con urgenza”.
Perché, come spiega Caputo, la De.Co. rappresenta un’opportunità unica per Lamezia Terme, non solo come strumento di valorizzazione gastronomica, ma anche come un potente attrattore turistico. I prodotti tipici come la “Muzzunata Nicastrese” e il “Risu d’Azata” sono solo alcuni degli esempi di eccellenza che la città potrebbe vedere riconosciuti a livello nazionale e internazionale grazie alla De.Co. Questa iniziativa potrebbe, infatti, aprire le porte ad un flusso turistico mirato, attratto non solo dalle bellezze naturali e storiche della città, ma anche dalla sua cucina unica.
Ma la De.Co. non riguarda solo il cibo. L’aspetto forse più affascinante della proposta di Caputo riguarda un elemento distintivo di Lamezia Terme che potrebbe finalmente ottenere la visibilità che merita: la “Gurna di Caronte”. Questo simbolo della tradizione e della cultura termale, la vasca di acqua sulfurea naturale, che si è mantenuta viva grazie all’impegno degli abitanti di Caronte, rappresenta un’ulteriore risorsa da valorizzare. Un riconoscimento a livello comunale e nazionale potrebbe portare visibilità internazionale a questo aspetto unico e fare della zona termale una meta sempre più attraente per il turismo.
Gianfranco Caputo non ha mai chiesto nulla per sé. Il suo impegno è stato sempre rivolto al benessere della sua città, alla crescita di un territorio che ha tanto da offrire ma che, purtroppo, non riesce a farlo emergere a livello regionale e nazionale. “Mi auguro che il mio appello non resti inascoltato,” afferma Caputo, “Lamezia Terme merita di fare il salto di qualità, ma per farlo serve il sostegno delle istituzioni. Il futuro sindaco dovrà essere in grado di prendere decisioni coraggiose e di puntare su ciò che di più autentico e unico questa città ha da offrire”.
Il presidente della Pro Loco Terina ribadisce che è disposto, senza alcun compenso, a continuare il suo lavoro a supporto dell’amministrazione, offrendo gratuitamente la sua esperienza e il suo know- how per portare a termine un progetto che può cambiare le sorti di Lamezia Terme. “Il mio obiettivo è vedere una città più forte, più consapevole della propria identità, più capace di attrarre investimenti e turisti,” conclude Caputo.
In conclusione, Lamezia Terme si trova di fronte a un’opportunità unica, che, se non colta, potrebbe significare il definitivo allontanamento dal panorama delle città italiane e internazionali che sanno valorizzare la propria identità. La De.Co. è una risorsa fondamentale per il futuro della città, e il momento di agire è ora. L’appello di Gianfranco Caputo è chiaro, e la città è chiamata a rispondere con forza.