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Vigili del Fuoco: non si arresta la lotta dei precari

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La Costituzione, che abbiamo appena difeso con il referendum, sancisce che “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni”  –  “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità” –  “…Tutti i rappresentanti della politica italiana sono chiamati per adempiere e  soddisfare in toto tutti i diritti di tutti i cittadini e di tutti i lavoratori”.
precariQueste non sono delle citazioni da “cioccolatino”, ma sono dei princìpi inderogabili, che dovrebbero indirizzare le scelte politiche dei governi.
Purtroppo, come ben sappiamo, questi princìpi vengono continuamente calpestati, come sta succedendo, ad esempio per i lavoratori Precari dei Vigili del Fuoco, che sono ormai da tempo appesi sul filo del rasoio, con promesse più volte confermate a parole, e mai mantenute nei fatti.
Il 23 novembre scorso, infatti, si è tenuta presso l’aula della I Commissione Affari Costituzionali a Roma, un’audizione con tutte le sigle sindacali, la nostra e le altre che da anni stanno svendendo i diritti e la dignità dei lavoratori, per discutere della “Risoluzione Fiano – 7/01117” riguardante appunto la stabilizzazione di tutto il personale precario VVF, attraverso anche la reinternalizzazione dei servizi per chi ha superato l’età per l’operatività.
La risoluzione, di cui si parla ormai da diversi mesi, continua però ad apparire come un miraggio nel deserto, visto che a tutt’oggi ancora, a causa della mancata decisione del Presidente della I Commissione Affari Costituzionali On. Andrea Mazziotti Di Celso, non è stata calendarizzata la data della sua votazione, passaggio necessario ed indispensabile per poter continuare a garantire, da una parte la riammissione al lavoro di tanti vigili discontinui, dall’altra per poter garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
Il Presidente della Commissione, quindi, sembra non aver alcun interesse a prendere sul serio il problema della prevenzione in materia di sicurezza e di soccorso, non dando alcuna priorità al ruolo dei Vigili del Fuoco in un Paese come il nostro, sottoposto ad emergenze continue.
La USB VVF, da anni chiede che l’Italia rientri negli standard europei in materia di soccorso (rapporto UE: 1VF OGNI 1.000 ABITANTI – rapporto ITALIA: 1VF OGNI 16.400 ABITANTI), perché per proteggere il territorio, occorre avere i numeri, in termini di operatori del settore, per poterlo fare.
Ma tutto ciò sembra non avere importanza, fino a che noi, VVF discontinui della USB ed i cittadini tutti, non ci stancheremo in modo definitivo e decideremo quali debbano essere le priorità per questo Paese.

 Il Coordinamento Regionale USB VVF

                                                                                 Silipo Giancarlo

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