I bastardi di Pizzofalcone, grande successo con regia di Carlo Carlei
3 min di letturaCirca sette milioni di spettatori per la prima puntata e altrettanti per la seconda, andate in onda il 9 e 10 gennaio scorso, in prima serata, su RAI UNO.
Numeri di grande effetto per la serie televisiva I bastardi di Pizzofalcone che, con cadenza settimanale, sarà trasmessa dalla rete ammiraglia fino al prossimo 6 febbraio e che, molto probabilmente, continuerà a mantenere lo stesso indice di gradimento.
Ispirata all’omonimo romanzo di Maurizio De Giovanni, si preannuncia come foriera di grande successo per il regista lametino Carlo Carlei e per l’intero cast con attori protagonisti del livello di Alessandro Gassmann e Carolina Crescentini.
Una serie di genere poliziesco che, con la scelta delle inquadrature, delle luci, dei luoghi, dei dialoghi, riesce a ribaltare il consueto cliché di Napoli come città sporca, violenta, perduta fra camorra e malaffare in un momento peraltro segnato dalla ‘pubblica’ diatriba fra il sindaco De Magistris e lo scrittore Roberto Saviano improntata proprio su questa evidente dualità di percezione e visione.
Un’ altra Napoli, meglio, l’altra Napoli raccontata senza nessun ricorso alla ‘macchiettistica’ solitamente connessa a tutto ciò che è napoletano, con la giusta morbidezza e l’utilizzo degli schemi da serie televisiva. Le vite private, le figure dei singoli protagonisti, si intrecciano delicatamente alla trama principale di ogni puntata con qualche fuggevole concessione alla napoletanità non sguaiata che lascia spazio al sorriso divertito.
Un cast di nuovi e bravi attori arricchito dalla presenza fissa di professionisti del mestiere ai quali, in ogni puntata, si affiancano occasionalmente altri grandi attori o personaggi famosi che, nella fiction, interpretano ruoli chiave per ogni singola indagine. Così, sinora, hanno fatto la loro parte Francesco Paolantoni nella veste del notaio, Peppe Lanzetta in quella del boss detenuto, Patrizio Oliva nella sua abituale veste di allenatore di pugilato, Gea Martire e Lucia Margi nel ruolo delle due anziane sorelle della Napoli altolocata. Proprio a Lucia Margi, recentemente scomparsa, con un richiamo nei titoli di testa, è stata dedicata la seconda puntata.
Bellissima la fotografia che esalta lo splendore dei vicoli, delle piazze, dei monumenti, dei palazzi e delle case realmente esistenti in una città eterna al di là della sceneggiata e delle canzonette.
In occasione della prima televisiva, a Napoli la puntata è stata proiettata anche nello storico Teatro Mercadante stracolmo di spettatori che, con frequenti applausi a scena aperta, hanno manifestato il loro entusiasmo e gradimento.
Il sindaco, Luigi De Magistris, si è detto orgoglioso del fatto che l’amministrazione comunale da lui presieduta, abbia contribuito alla realizzazione di questa fiction che rende omaggio allo splendore e alla bellezza della città.
In segno di apprezzamento, Il consiglio Comunale di Lamezia Terme, all’unanimità, ha recentemente approvato un mozione per riconoscere al regista lametino, un premio alla carriera e chiedere alla RAI di poter organizzare in loco la conferenza di presentazione e l’anteprima ufficiale della fiction “Il Confine”, altra opera di Carlo Carlei.
Dopo l’esordio con Capitan Kosmo, il regista ha realizzato diversi film: Fluke, La corsa dell’innocente, Padre Pio, Ferrari, L’ aviatore, Il Generale della Rovere, Il Giudice Meschino, Romeo and Juliet.
Ha recentemente prodotto una storia a fumetti, The Passengers, in collaborazione con Marco Rizzo, sceneggiatore e giornalista, e con il disegnatore Lelio Bonaccorso. Anche questo libro diventerà un film che Carlei girerà in Sicilia.
Chissà che, prima o poi, non pensi a qualche storia sulla Calabria da raccontare in Calabria.
Ribaltare un altro stereotipo sarebbe una bella sfida.
Mariateresa Costanzo