Italia Nostra: I piccoli borghi siano fonte di ricchezza
2 min di letturaGiuseppe Gigliotti, presidente di Italia Nostra, vede nei piccoli borghi e nella ripresa delle “ferrovie dimenticate” una fonte di ricchezza territoriale.
Nell’anno dedicato dalle Nazioni Unite al Turismo sostenibile e ai Piccoli Borghi è necessario guardare a tutte le forme di mobilità rispettose dell’ambiente, a partire dalle ferrovie. Una spina dorsale in grado di tenere insieme un Paese che, attraversato dalla arterie veloci, rischia di passare inosservato. E invece sulle 18 linee turistiche e sulle tante altre presenti in tutta Italia, si fanno i viaggi delle meraviglie. Viaggi “lenti” lungo le tratte storiche, tra vecchie stazioni abbandonate, organizzati da Legambiente, Italia Nostra e Associazione Ferrovie in Calabria.
Ferrovie dimenticate:
Un esempio lampante è il Treno della Sila. Un viaggio turistico nel Parco Nazionale calabrese fino ad arrivare alla più alta stazione ferroviaria a scartamento ridotto d’Europa ad oltre 1400 metri d’altezza. Un viaggio da Moccone a San Nicola Silvana Mansio passando per Camigliatello Silano a bordo di uno storico treno a vapore degli inizi del secolo scorso.
E poi il treno della Magna Grecia alla riscoperta dei siti archeologici da Crotone a Sibari, lungo i binari della storica linea ferroviaria che dal 1875 lambiscono il mar Jonio.
Da rami secchi le ferrovie dismesse, sospese o abbandonate possono trasformarsi in modello di vita. Un’opportunità economica di sviluppo occupazionale e di turismo sostenibile.
Pubblicizzare i piccoli borghi significa impegnarsi per la loro valorizzazione. Significa addentrarsi nella vita reale, in un mondo autentico che potrebbe costituire il passaggio dalla decadenza alla riscossa. Ridiamo vita ai nostri centri storici. È un messaggio che lanciamo ad una classe politica troppo spesso sorda e cieca.
Giuseppe Gigliotti
Presidente Italia Nostra
Lamezia Terme