Furgiuele (NcS): interpellanza su tutela preventiva operatori sanitari
4 min di letturaIn qualità di Coordinatore Regionale di Noi Con Salvini – ho seguito con molta attenzione gli sbarchi avvenuti in Calabria nelle ultime settimane, circa 2400 nei porti di Reggio Calabria, Corigliano e Vibo Valentia.
L’attenzione si è posata principalmente sullo sbarco record di 1600 avvenuto nel porto di Vibo Marina, che ha causato notevoli disagi mettendo in sofferenza la Questura di Vibo Valentia.
Un disagio che si manifesterà in tutta la sua misura nei prossimi giorni, mettendo in crisi la sicurezza per l’intera provincia di Vibo Valentia, visto che le operazioni non si concluderanno in breve e l’ospedale Cittadino non riesce a sopperire alle richieste generate dai flussi.
A destare preoccupazione è stato principalmente il numero degli immigrati sbarcati e la mancanza di un medico a bordo del rimorchiatore, che abbia potuto garantire un preventivo controllo medico.
Le operazioni sono iniziate solo dopo che il Medico dell’Asl è salito a bordo è ha dato l’ok, nulla da dire sulla professionalità del medico in questione, ma molti sono i dubbi che lo stesso abbia potuto verificare la situazione di 1600 immigrati. Immigrati non solo denutriti, ma anche con tubercolosi.
Ricordo che, il 21 aprile sul quotidiano Gazzetta del Sud veniva data notizia che un carabiniere del 14° Battaglione versava in gravi condizioni di salute e per questo veniva ricoverato presso il nosocomio di Catanzaro.
Nello stesso articolo veniva data notizia dell’impossibilità di ricoverare il militare nel nosocomio vibonese in quanto a causa dell’emergenza dello sbarco “non vi erano posti disponibili a causa dell’emergenza migranti alcuni dei quali per patologie che potrebbero provocare contagi”.
Tutto questo merita un particolare approfondimento è perciò chiederò direttamente a Matteo Salvini, al Senatore Raffaele Volpi, vicepresidente Nazionale di Noi con Salvini, e al Senatore Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato di portare la questione in parlamento attraverso un’interpellanza parlamentare.
I punti sui quali chiederò approfondimenti saranno:
Saper se il Carabiniere in questione era stato impiegato nello sbarco del 18 aprile;
se le procedure di tutele e prevenzione per il rischio sanitario batteriologico per le forze dell’ordine, volontari di cri e protezione civile erano stati attivati, se è si con quale livello;
se chi ha coordinato le operazioni di sbarco aveva informato forze dell’ordine e volontari di CRI e Protezione Civile del rischio sanitario/batteriologico;
se le autorità che hanno attivato i volontari di protezione civile e croce rossa, hanno verificato che quanto previsto dal D. Lgs. 9/4/2008 n. 81: la tutela della salute e sicurezza dei volontari ed il DPCM 12/01/ 2012 “definizione delle modalità dello svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria”;
quali misure straordinarie, intende attivare il Ministro della Salute per potenziare il Nosocomio di Vibo Valentia a fine di non causare disagi ai cittadini del vibonese per rendere fruibile tale ospedale, visto che gli sbarchi da straordinari stanno diventando ordinari.
se i Ministri della Salute e dell’Interno intendano attivare delle profilassi sanitarie preventive (e non controlli postumi come quelle oggi previste) per tutelare il personale delle forze dell’ordine e del volontariato impiegato negli sbarchi.
Per noi la tutela preventiva delle forze dell’Ordine insieme a quella dei volontari della Protezione Civile e CRI è fondamentale. Introdurre delle procedure per sapere in anticipo chi può essere idoneo o non a partecipare a queste operazioni, ed una volta accertata l’idoneità andrebbe prevista una profilassi sanitaria a tutela sia degli operatori sia dei loro congiunti prossimi.
L’occasione dell’incontro con Matteo Salvini è data dalla Manifestazione Nazionale di Verona indetta dallo stesso Segretario federale per il 25 aprile, e alla quale ha preso parte la delegazione calabrese guidata dal sottoscritto, una manifestazione per la legittima difesa, tema molto a cuore per il nostro movimento.
Tutelare chi si difende legittimamente da aggressione e furti nella propria abitazione è una battaglia di civiltà. Ad oggi c’è troppa discrezionalità dei giudici, che nel migliore dei casi non condannano nessuno, e in alcuni casi persone che si sono difese sono state condannate per eccesso di difesa, ad un bel funerale preferiamo un processo giusto!!!
Domenico Furgiuele
Coordinatore Regionale
Noi con Salvini Calabria