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Le cravatte Talarico, da Lamezia Terme al collo dei potenti del mondo

3 min di lettura

cravatte Maurizio TalaricoLe cravatte artigianali di Maurizio Talarico “stringono” il collo di molti politici, imprenditori, manager, personaggi famosi e potenti di tutto il mondo: dalla Calabria alla conquista del mondo.


di Valeria Folino

Abbiamo ammirato le sue cravatte nelle occasioni più importanti, al collo dei potenti di tutto il mondo (da Bush, Barack Obama, Berlusconi, Napolitano, Mattarella, Renzi fino al primo ministro del Giappone Shinzo Abe) ma in una nota informazioni dell’Azienda si legge: “le cravatte TALARICO sono per uno stile quotidiano dell’uomo di classe che ama e riconosce il lusso degli accessori, i quali manifestano un tutto unico e armonico di indiscussa eleganza”.
Uno stile quotidiano, dunque, per tutti e una eleganza per tutte le occasioni, dall’ufficio alla cerimonia ufficiale.
Per tutti coloro vogliono sentirsi eleganti e speciali con un pezzo unico al collo:
le creazioni Talarico sono, infatti, tutte pezzi unici, realizzate a mano e con stoffe scelte personalmente dal fondatore dell’aziendaSu tutte le cravatte il “sigillo” della manifattura sartoriale: una cucitura a X sul retro, rigorosamente fatta a mano.
Fin da piccolo, Maurizio Talarico è cresciuto con il culto della cravatta. Calabrese, classe 1968, dopo il diploma di ragioneria va a Milano a studiare pubbliche relazioni alla Bocconi. Finito il corso, entra in politica. Negli anni ’90 diventa consigliere comunale, prima per i socialisti poi per l’Ucc. Ma la politica lo delude, come egli stesso ha dichiarato: “secondo me, era meglio quella della Prima Repubblica”.
Nel 1998 cambia settore e, non trovando più chi producesse cravatte con le esigenze e i requisiti di un tempo, apre un piccolo laboratorio per la produzione di cravatte a Lamezia Terme.
Nel 1999 sposa Annarita, che è di Roma, e decide di aprire un ufficio di rappresentanza proprio nella capitale. In pochi anni, riesce a realizzare una piccola azienda che produce cravatte di grande qualità e la sua ‘sartoria’ a Roma, in via dei Coronari a pochi passi dal Senato, diventa velocemente un punto di riferimento internazionale per l’eleganza maschile.
Le sue cravatte cingono il collo dei protagonisti della politica, dai Presidenti: Bush, Prodi, Letta, Casini, Berlusconi, per finire a Bertinotti che adora i suoi cachemire. Della finanza: Bono, Pansa, Scaroni. Dal mondo del giornalismo: Bruno Vespa, Franco di Mare, Francesco Giorgino, Alberto Matano.
Ad ambasciatori come: Giovanni Castellaneta, Antonio Morabito; ai Principi: Emanuele Filiberto e Fulco Ruffo di Calabria. All’Ex ministro Russo Igor Ivanov che ama regalarle a Putin e a Re Juan Carlos.
Diventa anche fornitore del management di importanti corporate ed Istituzioni, che scelgono una Talarico cravatte come un made in Italy da omaggiare ai propri ospiti sia italiani sia internazionali.
Un Made in Italy che con Matteo Renzi è arrivato fino alla Casa Bianca, nelle mani di Obama e Michelle. Una cravatta in seta di raso per il Presidente ed una scatola portagioie contenente una pashmina in lana e cachemire per la First lady Michelle Obama.
Oggi il nome Talarico, è ormai diventato un brand di fama internazionale: dalla Calabria alla conquista del mondo, attraverso un nodo al collo! Quella di Talarico è sicuramente una storia -esempio di speranza per tanti giovani calabresi: con impegno, coraggio, con un lavoro serio e di qualità si può ancora riuscire a realizzare i propri sogni. E la città di appartenenza non rappresenta un ostacolo per i giovani creativi in cerca di successo, bensì un valore aggiunto.

Per concludere, un pensiero di Honoré de Balzac che racchiude un po’ ciò che la cravatta rappresenta per molti uomini (e non solo, molte donne apprezzano gli uomini che vestono con questo accessorio e alcune lo usano anche per sé): “La cravatta, è l’uomo; è attraverso di essa che l’uomo si rivela e manifesta. Per conoscere un uomo, è sufficiente un colpo d’occhio su questa parte di lui che unisce la testa al petto”.

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