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Intervista al Coordinatore Regionale Noi con Salvini Calabria

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Abbiamo incontrato il Coordinatore Regionale di Noi con Salvini Calabria, Domenico Furgiuele, per capire quanto e in che modo il partito del leader della Lega stia riuscendo a prendere piede nella nostra Città e Regione e, soprattutto, quali sono le proposte del movimento per lo sviluppo della Calabria.
di Valeria Folino

 

 “Noi con Salvini è il progetto nato per raccogliere sostegno alle idee e al progetto politico di Matteo Salvini nelle regioni italiane del Centro, Sud e Isole” si legge nella nota informativa del movimento.
Il progetto, che è ormai una struttura organizzativa sempre più consolidata in Calabria, ha il direttivo della Regione, con sede operativa nella città di Lamezia Terme via Gorizia 32, coordinato da Domenico Furgiuele è composto dal consigliere comunale di San Mango D’acquino Rosario Ungaro, e da Bernardo Spadafora di San Giovanni in Fiore.
Abbiamo incontrato il Coordinatore Regionale di Noi con Salvini Calabria, Domenico Furgiuele, per capire quanto e in che modo il partito del leader della Lega stia riuscendo a prendere piede nella nostra Città e Regione e, soprattutto, quali solo le proposte del movimento per lo sviluppo della Calabria.

  • Che cosa prevede il programma di “Noi con Salvini” per il Mezzogiorno d’Italia e, in particolare, per la Calabria?
    «In questo particolare momento storico non si può parlare di ricette specifiche, perché la crisi morde a Bolzano come a Lamezia Terme e le cause sono sempre riconducibili alle stesse fonti, siamo schiavi di un’Europa dell’alta finanza e delle banche, che ci impone il rispetto di regolamenti folli che penalizzano il settore agroalimentare Calabrese, e ormai si mostra sempre più un come vero e proprio cappio al collo per le nostre comunità, perchè attraverso trattati fiscali come il Fiscal compact e il Mes è causa del continuo aumento della pressione fiscale per l’intera nazione e di conseguenza della crisi generata per le aziende.
    La Calabria ha delle problematiche ataviche e specifiche, ma per esempio le sanzioni imposte alla Russia dall’Europa si riverberano negativamente per le esportazioni sull’agroalimentare Emiliano quanto su quello Calabrese».

 

  • Nel caso il suo partito fosse chiamato a governare la Calabria, si alleerebbe con qualche forza politica e, se si, con quale?
    «Non vediamo l’ora di metterci alla prova, le prossime elezioni regionali sicuramente ci vedranno partecipare, per quanto riguarda le alleanze, se ci saranno, seguiranno la linea nazionale che esclude a priori collegamenti con tutto quanto possa riferirsi ai vari Alfano, Fini,  Verdini, Casini e quanti siano stati protagonisti degli inciuci di governo a Roma e storicamente responsabili del degrado morale politico e sociale che siamo costretti a vivere in Calabria. La Calabria ha bisogno di una terapia d’urto e di decisioni e programmi coerenti»

 

  • Cosa pensa delle ultime vicende relative agli arresti di Isola Capo Rizzuto?
    «Lo diciamo da sempre, dietro la favola dell’accoglienza c’è solo business e sfruttamento, ci hanno tacciato di razzisti, xenofobi, ignoranti, ma la verità esce sempre fuori e per fortuna ci sono procuratori onesti e coraggiosi come Zuccaro a Catania e Gratteri a Catanzaro, che hanno “scoperchiato” ricche pentole, denunciando le ONG e chi gestisce alcuni centri di accoglienza funzionali al malaffare.
    Noi continueremo ad opporci a quello che qualcuno definisce fenomeno epocale da “gestire” ma che in realtà è una vera e propria invasione programmata, in alcuni casi anche supportata indirettamente da amministrazioni comunali come quella di Lamezia Terme che cofinanziano gli SPRAR sperando in ricadute economiche positive sul territorio ma che in realtà rappresentano un altro modo per sfruttare il fenomeno migratorio».

  • La Calabria è la regione con più alto tasso di disoccupazione giovanile in Europa. Che cosa propone Noi con Salvini Calabria per cercare di risolvere il problema?

«Il Lavoro è una parte fondamentale del nostro programma di governo, certamente NcS non parla del lavoro improduttivo, quello assistenziale di cui sono state nutrite intere generazioni di calabresi e che hanno fatto implodere il sistema regionale, ma di lavoro produttivo creato attraverso il sostegno alle piccole e medie imprese, attraverso una rimodulazione della concezione contributiva e fiscale, proponiamo la Flat tax e dunque la diminuzione della pressione fiscale dal 68,7% al 15%, questo consentirebbe alle imprese di riprendere ad investire nella ricerca, nell’innovazione e di conseguenza nell’occupazione anche dei giovani calabresi.
Tutto ciò affiancato da una burocrazia normale, perché non è ammissibile che il produttore di olive calabrese per commercializzare il suo prodotto, prima di tutto debba essere in possesso di una doppia laurea in economia e giurisprudenza, per riuscire ad interpretare un sistema burocratico paragonabile al “mostro di loch ness”, enorme spaventoso e sommerso nel lago».

  • Noi con Salvini è diventata una realtà radicata in modo omogeneo su tutto il territorio, ed intenzionata a dare una contributo fattivo per la rinascita che merita il nostro territorio e la sua popolazione”. Questo ha dichiarato nel 2015. A due anni di distanza potrebbe spiegare a grandi linee quale è stato il contributo fattivo del partito al nostro territorio?
    «Il risveglio delle coscienze di chi ormai si era rassegnato a non avere una alternativa. Quando nel 2014 Salvini venne la prima volta in Calabria, non potevo immaginare cosa avremmo creato e soprattutto che saremmo stati cosi in tanti.
    Oggi abbiamo unità operative sparse in tutta la regione, tesserati e militanti da Cassano Allo ionio a Reggio Calabria,  numerosi sono i simpatizzanti che si avvicinano alle nostre sedi che sono sempre più presenti, in un contesto in cui i partiti tradizionali non riescono a mantenere una sede nell’intera regione, NcS  può vantare la sede Regionale di Lamezia Terme inaugurata un anno fa direttamente dal segretario Matteo Salvini e dal Sen. Raffaele Volpi, la sede di Tortora, di Rossano, quella di Catanzaro, Vibo Valentia e in programma l’apertura di Castrovillari e Reggio Calabria».

 

  • La “difesa del territorio” è un po’ il filo conduttore che ha legato le varie regioni del centro sud a Matteo Salvini. Per concludere, se Lei dovesse spiegare il perché della crescente diffusione del suo partito al sud, quali motivazioni addurrebbe?
    «Le stesse motivazioni che hanno spinto tre anni fa me ed un gruppo di donne e uomini liberi a rivolgersi a Matteo Salvini neo segretario di un partito al 3%, la necessità di prendere le distanze dai partiti tradizionali di centrodestra e di centrosinistra che hanno tradito il nostro territorio e svenduto il futuro dei nostri figli, l’identificazione con un leader giovane non solo nell’anagrafe ma nel modo di pensare ed agire, che non ha avuto timore di prendere posizioni scomode anche quando queste si potevano rivelare molto impopolari.
    La gente del sud sempre più numerosa ha scelto di seguire Matteo Salvini, perché il suo è un programma semplice ma efficace, che è per portare avanti la lotta all’immigrazione clandestina, per la difesa dei prodotti made in italy, per la tutela della famiglia tradizionale, per la legittima difesa, per abolire la legge Fornero, per una tassazione al 15% e per spezzare le catene di una moneta unica come l’euro che ha impoverito tutte le famiglie da nord a sud, rivelandosi un incubo nel quale nessuno di noi ha scelto di entrare liberamente».

 

 

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