L’Oro Nero Calabrese

Secondo Focus la liquirizia migliore arriva dalla Calabria e più precisamente dalla cittadina di Rossano: la storica azienda Amarelli, ma anche tante altre aziende del territorio che trasformano il famoso “oro nero” in buonissime caramelle e non solo.
di Valeria Folino

“Il vero tesoro della Calabria, sulla quale la Regione deve puntare”. Le due autorevoli testate tedesche Focus e Die Zeit incoronano la liquirizia calabrese come la migliore in Italia e non solo. Secondo il settimanale Focus, che ha dedicato un intero articolo alla produzione di liquirizia: “Nella cittadina di Rossano, Amarelli produce le più buone caramelle a base di questa radice dal gusto inconfondibile”.
Una lunga storia fatta di passione, cultura, impresa e tradizione che affonda le sue radici nella terra di Calabria. Antichi documenti attestano che già intorno al 1500 la famiglia Amarelli commercializzava i rami sotterranei di questa pianta, la liquirizia.
Sul litorale ionico (Cosenza, Rossano, Corigliano)  si produce circa l’80% della produzione nazionale. Oltre alla storica azienda Amarelli, tante sono  le aziende del territorio che trasformano i rami sotterranei della liquirizia estraendone il succo per produrre e distribuire, fino in America, liquori, birra e pasta alla liquirizia, gelati, grappe, confetti, caramelle e spezzatine di ogni forma e dimensione.

La liquirizia o regolizia era conosciuta già nella medicina dell’antico Egitto, Assiria, Cina ed India. Emerge dal primo erbario cinese che in Asia la liquirizia veniva utilizzata da circa 5.000 anni ed era una delle piante più importanti. I medici cinesi la prescrivevano per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. L’Enciclopedia Britannica all’inizio del ‘900 considerava quella calabrese come la migliore a disposizione sul mercato.
L’oro nero, così viene chiamata la liquirizia, con l’oro verde (il bergamotto) e l’oro giallo (l’olio), rappresentano delle vere e proprie risorse della e per la Calabria.