Operazione Crisalide: consigliere Piccioni parla alla città
3 min di letturaIl consigliere di minoranza Rosario Piccioni incontra i lametini.
LAMEZIA. Si è tenuto in Piazza San Domenico l’incontro tra Rosario Piccioni e i cittadini. Un evento fortemente voluto e che è servito per fare un’analisi accurata sull’operazione Crisalide, che ha infiammato negli ultimi 20 giorni il dibattito politico, e non solo, in città.
“C’è voglia di sapere cosa è accaduto” ribadisce il consigliere che, in una situazione critica come quella attuale, non può fare a meno di richiamare l’attenzione sullo scarso interesse da parte del primo cittadino Mascaro, e del consiglio comunale, di fare chiarezza e di approfondire sulla questione.
“Si parla di una pagina che tristemente entrerà nella storia della città. In passato ci sono state altre importanti iniziative della magistratura: Perseo, Medusa, Andromeda, che hanno colpito le cosche locali. Però con Crisalide per la prima volta ci sono esponenti istituzionali, quindi persone sedute all’interno della massima istituzione cittadina, che sono state coinvolte nell’indagine, e sono state colpite da provvedimenti dell’autorità giudiziaria”, prosegue Piccioni.
Questo proprio nel giorno in cui si è insediata ufficialmente la commissione di accesso agli atti del Comune di Lamezia Terme, nominata dal prefetto Latella, che avrà il compito di indagare, in un tempo stabilito di tre mesi (prorogabili), su eventuali infiltrazioni mafiose che potrebbero portare allo scioglimento del Comune per la terza volta.
“Essere contro lo scioglimento – afferma a gran voce Piccioni – vuol dire avere la consapevolezza che sarebbe un danno incalcolabile per la città, per i nostri figli, per il futuro di questa terra, ma significa innanzitutto avere il massimo rispetto per le istituzioni. Stare dalla parte dello Stato – prosegue – vuole dire che la commissione di accesso è giusto che faccia il suo dovere”.
Piccioni prosegue poi con una disanima delle elaborate e talvolta ambigue vicende politiche della città e della “pioggia” di dimissioni che in diverse giornate ha contraddistinto l’amministrazione comunale di Mascaro, e che l’ex assessore stesso ha riassunto parlando di “stillicidio quotidiano”.
Ci sarebbe invece bisogno di dimostrare ai cittadini, e per il bene di Lamezia Terme, che i politici locali non sono attaccati alla poltrona, ma anzi bisognerebbe prendere in considerazione l’idea di dimettersi per dare un segnale forte alla città e andare al voto. Spazio poi all’intervento dell’onorevole Sebastiano Barbanti.
L’incontro si è concluso con l’appello di Piccioni: “Se vogliamo davvero bene alla città dimostriamolo con i fatti e non con le parole, mettiamo da parte aspetti o mire personali e politiche, ma guardiamo l’interesse della città”.
V.D.