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Calunnie al Sindaco Conia, Rinascita per Cinquefrondi condanna il gesto

4 min di lettura
Michele Conia Cinquefrondi

Il gruppo Consiliare Rinascita per Cinquefrondi affronta il tema delle offese al Sindaco Conia con due comunicati stampa per condannare il gesto ed esprimere solidarietà al primo cittadino.

Il Gruppo di Rinascita per CinquefrondiComunicato Stampa 1

Qualcuno non perde il vizio dell’insulto.

Continua a pensare la calunnia l’unico mezzo di confronto politico.

Il Gruppo politico-amministrativo Rinascita per Cinquefrondi ritiene, una volta per tutte di rimandare al mittente le volgari calunnie espresse in un post su Facebook contro il nostro Sindaco Michele Conia, colpevole solo, di attraversare un momento di cattiva salute.

Alla provocazione del segretario cittadino del PD, già essa poco seria e rispettosa della dignità del Sindaco e di ognuno di noi, fanno eco le volgarità di un certo Fidale da Polistena. Un uomo che evidentemente ha perso la strada di casa. Eh si, se è vero, come dicono, che appartiene agli ideali storici della sinistra, allora questo uomo la strada, se la ha mai compresa, l’ha persa del tutto.

Perché ci hanno insegnato che il confronto può essere anche aspro e che la calunnia semmai e deve restare alle miserie umane. Non fa parte delle coscienze libere. Appartiene a chi non resta altro che il livore forse alimentato dal ruolo marginale che ha sempre avuto. Probabilmente dal fatto che ha perso definitivamente la sua libertà. Ancora non si è liberato dal giogo da cui è stato soggiogato. O forse ha solamente cambiato padrone.

Riteniamo, e speriamo di cuore, che la cancellazione di quelle parole e del post sia frutto di quel barlume di coscienza che ogni tanto anche gli uomini semplici hanno, spinti dalla stessa vergogna di pensare di averle dette.

Non intendiamo aggiungere altro che non sia la nostra vicinanza a Michele Conia per una pronta guarigione e gli ricordiamo che non solo il gruppo di Rinascita, ma la gente del nostro paese, gli augura tutto il bene ed una pronta guarigione.

Stiano tranquilli i Signori della calunnia. Continueremo a praticare l’arte del confronto sereno, libero e rispettoso di tutti e soprattutto con chi la pensa diversamente da noi.

Non saranno queste miserie a convincerci che così non può essere.

Il nostro Sindaco sarà presto tra noi a continuare, con noi, la battaglia di moralità e di civiltà già iniziata.

Non saranno queste piccole vigliaccherie a stravolgerne il senso o farci cambiare idea.

Al nostro Sindaco che con coraggio e grande lavoro fin qui si è impegnato chiediamo di ritornare presto ad essere, con la sua presenza, la guida e lo sprone di questa bellissima esperienza politico-amministrativa.

Comunicato Stampa 2

Le recenti dichiarazioni di due esponenti del Partito Democratico di Cinquefrondi e di Polistena volte ad offendere la persona e la dignità di Michele Conia costituiscono la prova del decadimento umano, prima ancora che politico, delle persone.

Premesso che non sta a noi formulare diagnosi e giudizi su malesseri e malattie, a chiunque occorsi, spiace che chi “ha messo il cuore per Cinquefrondi“ abbia ormai dimenticato valore e significato di parole quale solidarietà, vicinanza, rispetto. Ripetendo così comportamento che già qualche mese fa, in occasione della presenza dei rifugiati a Cinquefrondi, era stato ritenuto non coerente con la militanza politica in un partito democratico.

Il dibattito politico, come ha dimostrato proprio Michele Conia schierandosi a fianco di chi aveva subito indegno attacco con lettere anonime, non può essere libertà di offesa e di denigrazione, di oltraggio e vilipendio, di strumentalizzazione.

Vogliamo ancora credere che l’uomo non è diventato avvoltoio.

Così i giudizi pubblicamente manifestati nei confronti di Michele Conia di “vittimismo” e di “trattamento sanitario obbligatorio” sono veleno e livore, insensibilità, assenza di sentimenti. Crudele forma politica, da avvoltoi, che ha prodotto solo insuccessi e fallimenti sia a Cinquefrondi che a Polistena, e che sarà combattuta fino in fondo.

Noi, a differenza di altri, siamo e restiamo umani, con sentimenti che ci animano e ci guidano.

E vogliamo restare umani, con l’augurio che gli organismi direttivi del Partito Democratico sapranno dissociarsi pubblicamente da chi ha offeso, innanzitutto, la storia dei militanti di quel partito.

Sempre vicini ed al fianco di tutte le vittime di offese.

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