Lamezia, Italia Nostra: “Una città mortificata e bistrattata”
2 min di letturaLa nota di Giuseppe Gigliotti
Che la nostra amata città stia vivendo un brutto momento non sfugge a nessuno. Il fatto stesso che si sia insediata la commissione d’accesso agli atti, viste le ultime vicende giudiziarie, pur non volendo emettere giudizi prematuri, non lascia presagire nulla di buono.
È Lamezia una città che non riesce a trovare il ritmo giusto, attorcigliata su se stessa, inconsapevole delle grandi potenzialità che ha in sè.
Mortificata e bistrattata.
Chi dovrebbe, per mandato, occuparsi di progetti e alimentare l’armonia delle idee, è occupato in vicende molto distanti dall’interesse collettivo.
Quante energie inutilizzate, quante intelligenze ignorate.
Quanta sordità e cecità sovrastano le sacrosante richieste dei tanti cittadini che lamentano che le cose così non vanno bene.
Si fa una fatica enorme a dare risposte a tanti problemi quotidiani, che possono sembrare anche di piccola entità ma per chi è costretto a viverli tutti i giorni sono un peso ingombrante.
Si va dalle periferie degradate e sporche alla sicurezza alle continue lamentele sui servizi igienici.
Abbiamo più volte segnalato quanto sia intollerabile e incivile che quanto rimane delle porte di Nicastro, il cui valore storico sfugge solo ai nostri amministratori, di oggi e di ieri, sia considerato un luogo dove collocare insegne e fili con l’aggiunta che l’erba la fa da padrona.
Come è possibile ancora che il Bastione di Malta, un nostro fiore all’occhiello, sia ormai irriconoscibile e invisibile tanta è l’erba che lo circonda e lo sovrasta e imprigionato da anni ormai in una struttura metallica?
Il Bastione di Malta compare, tra l’altro, in forma stilizzata, nello stemma della città.
Quanta ricchezza sprecata!
Mi verrebbe da chiedere se al Comune di Lamezia qualcuno si occupa di turismo ed inoltre se cultura verde storia ambiente rappresentino qualcosa per chi ci amministra?
Giuseppe Gigliotti
presidente Italia Nostra Lamezia Terme