Un’offesa alle donne vittime di stalking
2 min di letturaCarolina Caruso esprime il suo disappunto sulla riforma del processo penale
Comunicato Stampa
La legge sullo Stalking risalente al 2009 è nata per punire coloro che con condotte persecutorie ripetute nel tempo, provocano ansia, paura alla vittima che teme pure la propria incolumità.
Oggi, però, con mio grande rammarico, apprendo che si è fatto un grande passo indietro a tutela delle vittime di Stalking, il reato perde di efficacia con la nuova riforma del processo penale.
Secondo quanto previsto dal nuovo art. 162- ter del codice penale lo Stalking può essere facilmente riparato tramite il pagamento di una somma a titolo di risarcimento, una norma che non mette d’accordo la condotta riparatoria all’accettazione dell’offerta da parte della vittima.
Il reato è ora riparabile e decide il Giudice se l’offerta è congrua, alla persona offesa rimane ora solo un ruolo marginale.
Anzi, se l’imputato dimostra di non potere adempiere per motivi a lui non riconducibili il giudice può optare di concedere il pagamento a rate.
Il gruppo di Forza Italia alla Camera ha votato, chiaramente contrario a tali modifiche del codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento penitenziario.
Si può far desistere a tale condotta ricorrendo a provvedimenti più lievi?
Con i soldi, ora, si può saldare tutto, anche il male subito e le vittime di Stalking sembrerebbero meno tutelate.