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Reggio, Klaus Davi chiede un segnale tangibile a 20 anni dalla morte di Gianni Versace

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Gianni Versace

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Il massmediologo sogna una città libera dai clan e dall’omofobia

Gianni Versace
Gianni Versace

Comunicato Stampa

“Si avvicina una data terribile per tutti noi italiani e per l’umanità. Il 15 luglio di 20 anni fa morì un uomo straordinario. Un genio è stato ucciso. Parlo di Gianni Versace, stilista di Reggio Calabria, che cambiò il mondo della moda con il suo incredibile talento.

Gianni andò via da Reggio Calabria perché non tollerato da un città densa di pregiudizi verso i gay.

Ora i Reggini chiedano scusa.

Mi aspetto un segnale tangibile. Perché qui la colpa non è della politica ma dell’ignoranza e del pregiudizio. Gianni soffrì molto per il trattamento che gli riservavano i suoi concittadini.”

Lo ha dichiarato il massmediologo Klaus Davi, che continua:

“Reggio è una città capolavoro, ma non può più convivere con i clan. Sogno una Reggio libera dai De Stefano. Tegano, Serraino, Labate, Ficara eccetera eccetera. Che vengano cacciati a calci nel c*** dalla città.

Reggio è la città di Gianni e delle persone come lui che hanno fatto grande l’Italia nel mondo e non di questi ladri assassini, vigliacchi cocainomani.”

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