Intervista a Marco Ammendola, tra 5Stelle e Diritti Civili
6 min di letturaUn’intervista al giovane lametino Marco Ammendola, studente universitario e attivista 5Stelle
LAMEZIA. In un periodo storico come questo, fatto di rapporti 2.0 in cui gli orientamenti sessuali sono difficili da definire, i confini del mondo si aprirono a nuove realtà, ma a tutto questo sembra corrispondere spesso una chiusura mentale, e ciò che non rientra in categorie ben definite diviene automaticamente “strano”, “anormale”, “malato”.
È a questo punto che allora l’unica arma contro le etichette smodate e avvilenti è l’informazione: nelle prossime righe si parlerà quindi di asessualità, condizione che si stima interessi dall’1 al 5% della popolazione mondiale e di cui si sa ancora poco.
Per questo, incontro Marco Ammendola in una calda mattinata di luglio a Lamezia Terme. Marco è un giovane lametino, studente universitario e attivista 5 Stelle, ma anche promotore del movimento Asex. Ed è a proposito che, tra curiosità e voglia di informarmi, ho posto delle domande a cui Marco ha gentilmente risposto.
La prima cosa di cui il giovane lametino mi parla è un tour promosso da Meetup 5 stelle “QUEER LGBT-Diritti Civili in Calabria“, un tour che prevede 7 tappe in giro per la Calabria il cui scopo è quello di formare e informare su una tematica importante come quella dei diritti civili della comunità LGBTQIA.
Il tour ha già visto due tappe: la prima il 19 aprile all’Unical e la seconda il 30 giugno a Lamezia Terme; terza e quarta tappa sono previste per il 6 settembre a Piazza Kennedy, Cosenza, e il 7 settembre a Catanzaro.
Marco chi sono gli asessuali?
Gli asessuali sono coloro che non provano attrazione sessuale verso gli altri. Specifico attrazione sessuale e non romantica, tra i due vi è una differenza: l’orientamento sessuale implica attrazione per uno o più generi; l’orientamento romantico-affettivo coinvolge la sfera emotiva, l’interesse della persona per un’altra.
Per omosessuali ed eterosessuali insomma queste due attrazioni coincidono: una persona eterosessuale sarà sia sessualmente che romanticamente attratta dal genere opposto, una omosessuale dallo stesso genere. Per gli asessuali invece non è assolutamente detto che questa coincidenza sia così scontata.
Tra gli asessuali vi sono varie tipologie di persone, delle “sottocategorie”, puoi chiarirci le idee a riguardo?
Nello spettro degli asessuali ricadono gli asessuali, i demisessuali (che non provano attrazione sessuale a meno che non si sia stabilito un forte legame emozionale in precedenza n.d.r.) e i gray-A per i quali esiste una zona intermedia (“grigia” appunto) tra sessualità e asessualità.
Documentandomi ho poi trovato delle ulteriori distinzioni. Innanzitutto distinguere tra asessuali e asessuati: i primi possono avere pulsioni sessuali, hanno gli organi genitali e “funziona tutto” a livello fisico e biologico; i secondi, invece, mancano degli organi genitali.
Distinguiamo gli aromantici, che non provano il bisogno di formare relazioni romantiche, ma che sono soddisfatti nell’avere profonde relazioni di amicizia; i romantici, che provano desiderio di avere relazioni romantiche, ma senza la presenza del sesso; grayromantici per i quali si ha un’altra area grigia tra l’aromanticismo ed il romanticismo “classico”. L’attrazione romantica c’è, ma per loro avviene raramente; demiromantici che possono essere lenti nello sviluppare un’attrazione che per lo più si basa su una certa familiarità sviluppata con una determinata persona.
Vi sono persone– aggiunge Marco Ammendola– eterosessuali etero-romantiche, la maggior parte, ma ci sono anche persone bisessuali eteroromantiche, che provano amore per entrambi i sessi.
Marco ti faccio una domanda molto personale, quando hai capito di essere asessuale?
Ho fatto il coming out tre anni fa, certamente dopo un periodo in cui si acquisisce la consapevolezza del proprio orientamento sessuale e naturalmente ho fatto questo percorso fino alla presa di coscienza di capire che io sono diverso dagli altri. Poi le ricerche su internet ti aiutano e riesci a capire che c’è un mondo inesplorato che ti riguarda.
Quanto è stato difficile acquisire questa consapevolezza?
È stata una transizione, un passaggio.
Quindi è stato molto graduale?
Si, poi un anno e mezzo fa ho fatto un altro coming out, il secondo sempre nello spettro asessuale, da demisessuale. Ho verso determinate persone un forte legame emotivo e anche attrazione sessuale.
Alla tua famiglia lo hai detto subito? Come l’hanno presa?
Sì. Ancora oggi credono sia una cavolata, mia madre l’ha presa meglio, mio padre non se ne capacita.
Ti hanno mai guardato come se fossi malato?
Sì.
Per qualcuno diventare asessuale può essere una scelta?
Essere asessuali non è mai una scelta, è un orientamento. A proposito bisogna distinguere tra castità, celibato e asessualità. La castità è una decisione, decidi secondo una scelta personale di astenerti. Anche il celibato è una scelta volontaria, quella di arrivare all’unione “puri”, l’asessualità è proprio disinteresse naturale al rapporto.
Rispetto ai vari movimenti e comunità LGBT si sente parlare molto poco del movimento Asex, che appare più diffuso sul web, perché?
Innanzitutto perché siamo nati da poco come movimento asex, David Jay grande attivista americano ha fondato nel 2001 il forum AVEN (Asexual Visibility and Education Network). Questo forum c’è anche in Italia come AVEN Italia ed è il principale forum online dedicato all’asessualità. Io personalmente sono membro di AVEN da circa tre anni e mezzo.
Secondo te è più difficile far conoscere questo tipo di movimento in una terra come la Calabria oppure è uno dei tanti pregiudizi sul sud Italia?
In un mondo iper sensualizzato come questo è difficile a priori promuovere la sessualità a ogni latitudine. È importane piuttosto far conoscere un mondo in cui ognuno può essere ciò che è. C’è molta disinformazione purtroppo.
Secondo te cosa si potrebbe fare di più per far conoscere questo mondo?
Interviste, manifestazioni, convegni specifici, nelle scuole un po’ meno: la parte politica potrebbe non essere d’accordo ed accusare di voler promuovere l’ideologia gender. L’importante è saper maneggiare certi temi che sono delicati e riguardano l’intimità di una persona.
Marco ci fa poi un paio di esempi di asessuali nella storia: Nikola Tesla, che pensava che l’attività sessuale potessero in qualche misura disturbare il potenziale mentale; il grande fisico inglese Isaac Newton del quale non risultano, in tutta la sua lunga vita, relazioni con donne salvo una quando era ragazzo ed è opinione diffusa che morì vergine.
Ma gli esempi potrebbero continuare, se ne trovano alcuni anche in letteratura: Sherlock Holmes, creatura di sir Arthur Conan Doyle, è spesso descritto come asessuale, nonostante in molte rivisitazioni moderne, anche cinematografiche e televisive, il detective venga mostrato attratto dalle donne, ma nella versione originale Sherlock Holmes non dimostra alcun interesse di tipo fisico verso gli altri personaggi.
Siamo arrivati ormai alla fine di questa intervista a cuore aperto, dai toni informali nonostante l’argomento e ad alto grado di curiosità. Per concludere, però, Marco Ammendola ci tiene a sottolineare un punto: è il fatto che “nella comunità LGBT c’è un po’ di riluttanza ad accettare gli asessuali, perché ci vedono come i nuovi arrivati, che non pensano al sesso, come qualcuno che non ha ancora una posizione precisa. Io personalmente con le varie comunità LGBT lametina cosentina e catanzarese non ho avuto alcun problema però so che nel resto d’Italia spesso c’è questo rifiuto nell’accogliere gli asex”.
Valentina Dattilo