Diga sul Melito, Grazioso Manno sospende lo sciopero della fame
5 min di letturaDopo l’incontro con Pignanelli e Barbalace
Una forma estrema di protesta che aveva portato al peggioramento delle sue condizioni di salute.
La dichiarazione d’inizio dello sciopero della fame e della parola nonché dell’assunzione delle medicine salvavita era giunta lo scorso 30 ottobre al termine della riunione degli Stati Generali sulla Diga Melito che si sono tenuti a Catanzaro nella sede del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. Il Presidente Grazioso Manno aveva infatti annunciato quanto segue:
“Da questo momento inizierò lo sciopero della fame e lo sciopero della parola. Non mangerò e non parlerò con nessuno fino a quando: 1) la Regione stanzierà € 4.500.000,00 occorrenti per riassumere gli operai stagionali sulla rete di colo in tutti gli 11 Consorzi di Bonifica; 2) il Ministero delle Infrastrutture inserirà nel suo programma la ripresa dei lavori della Diga sul Melito. Chiedo con forza che il Presidente Oliverio ed il Ministro Del Rio, per una volta, vengano al Consorzio (dopo tanti anni di battaglie, una loro visita crediamo di meritarla) portando una formale delibera che preveda lo stanziamento dei fondi per gli operai stagionali, e l’atto formale che consentirà la ripresa dei lavori della Diga sul Melito. Fino a quando ciò non accadrà, mi nutrirò solo di acqua, caffè, e fumerò “sigarette”; non parlerò più con nessuno, e soprattutto non assumerò più le tantissime medicine (8 al mattino, 4 al pomeriggio, 10 la sera) che ho dovuto prendere ogni santo giorno da quando sono stato operato al cuore, sei anno e mezzo fa, il 18 gennaio 2011. È un ricatto? Assolutamente no. È unicamente la strenua difesa di ciò che consideriamo diritti.”
Immediata è stata la reazione del consigliere regionale Mario Magno che attraverso un comunicato ha espresso il suo sostegno a Grazioso Manno in una “battaglia di civiltà e di difesa dei diritti”:
“Quella condotta dal Presidente Grazioso Manno è una battaglia di civiltà e di difesa dei diritti che va pienamente sostenuta”. È quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno dopo aver appreso dello sciopero della fame e della parola annunciato del Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, Grazioso Manno, al termine degli Stati Generali sulla Diga sul Melito.
“Lo stanziamento delle somme indicate per riassumere gli operai stagionali sulla rete di colo in tutti gli 11 Consorzi di Bonifica e la ripresa dei lavori sulla Diga sul Melito – aggiunge l’on. Magno – sono esigenze non più rinviabili. Sono profondamente indignato e sconcertato, da cittadino e da rappresentante delle istituzioni in consiglio regionale, da questo comportamento inerte del governo nazionale e regionale su questioni di primaria rilevanza quali il futuro occupazionale dei lavoratori e lo sviluppo economico del territorio calabrese”.
“Mi auguro – conclude l’on. Magno – che presto si arrivi ad una soluzione della vicenda che porti il presidente Oliverio ed il Ministro Delrio ad assumere le decisioni auspicate da Grazioso Manno, al quale va il mio sostegno e la mia vicinanza”.
Ancora più forte è stato il sostegno e la preoccupazione di dipendenti, consiglieri del Consorzio, rappresentanti delle Istituzioni (i primi a giungere sono stati i consiglieri regionali Baldo Esposito e Wanda Ferro) e amici che si sono recati presso gli uffici del Consorzio di Bonifica di Catanzaro enormemente preoccupati per la salute del presidente Manno. Centinaia e centinaia i messaggi che stanno giungendo incessantemente al Presidente.
Gli stati Generali hanno contrassegnato una pagina importante, uno “spartiacque” come li ha definiti Manno nel suo appassionato e intenso intervento. Da tutti gli intervenuti, sindaci, categorie professionali, sindacati, consorzi, associazioni, movimenti cittadini dopo l’eclatante annuncio, oltre alla richiesta a desistere dallo sciopero, corale e unanime è stata la solidarietà attiva e alla mobilitazione permanente “saremo noi la tua voce” è stato detto a più riprese da tutti.
È del 31 ottobre il comunicato dei dipendenti del Consorzio di Bonifica preoccupati per il peggioramento delle condizioni di salute del presidente Manno. “Risulta evidente – comunicano – un forte e continuo stato debilitativo fortemente aggravato dalla mancata assunzione delle medicine salvavita. I dipendenti del Consorzio anche emotivamente coinvolti non possono essere lasciati soli poiché pur davanti a continue insistenze il presidente Manno rifiuta ogni tipo di cura e di intervento medico. Pur condividendo le ragioni profonde connesse al gesto estremo chiedono e fanno appello a chi di dovere di intervenire poiché la situazione potrebbe davvero degenerare con gravi conseguenze per la salute del Presidente Manno. Ogni altro minuto che passa – aggiungono – potrebbe essere pericoloso.”
Dopo l’apprensione per la sua salute, Gaetano Pignatelli e Carmen Barbalace su mandato di Oliverio hanno incontrato Grazioso Manno, che però annuncia “Lo sciopero è solamente sospeso”. Di seguito il comunicato:
C’è stata molta preoccupazione e apprensione per le condizioni di salute del Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, dopo l’inizio del suo gesto estremo cioè sciopero della fame, della parola e soprattutto la mancata assunzione di farmaci salvavita. Dal mondo delle professioni, dei sindacati, associazioni, sindaci ed in ultimo anche dai dipendenti del consorzio era stata evidenziata una situazione a forte rischio e un corale appello alle Istituzioni regionali in primis al Presidente Oliverio ad intervenire con sollecitudine con una iniziativa concreta. Pochi minuti fa, su espresso mandato del Presidente della Giunta Regionale, si sono recati nella sede del Consorzio il Capo di Gabinetto avv. Gaetano Pignanelli, la dr.ssa Carmen Barbalace vice-capo di gabinetto e, alla presenza dell’avv. Elena Grimaldi consigliere del Consorzio e del Direttore dr. Francesco Mantella, hanno incontrato il Presidente Manno. Pignanelli ha confermato a Manno il grande interesse del presidente e della Regione al rifinanziamento della diga sul Fiume Melito che peraltro è inserita nel piano infrastrutturale del Ministero. La diga è un patrimonio della Calabria e serve a dare risposte concrete ad eventi estremi quali la siccità che ancora persiste.
Il presidente Oliverio – ha confermato Pignanelli – effettuerà nel più breve tempo possibile una visita al cantiere della Diga che in questi giorni, ha avuto una grande ribalta nazionale. Nella giornata di lunedì prossimo 6 novembre è stato fissato un “Tavolo tecnico operativo” tra i tecnici del Consorzio e il Dirigente Generale presso la Presidenza della Giunta, l’ing. Domenico Pallaria dove si affronteranno le questioni legate alla diga che dovranno vedere il diretto e autorevole intervento nei confronti del Governo da parte della Regione.
Lo staff della Giunta Regionale, nel ritenere il sistema consortile uno strumento moderno per la mitigazione del rischio idrogeologico e alla gestione dell’acqua a d uso irriguo, ha altresì confermato l’impegno a reperire e stanziare i fondi necessari per l’assunzione degli operai della rete di colo.
All’esito dell’incontro il Presidente Manno ha comunicato la “sospensione momentanea” dello sciopero. La notizia è stata comunicata immediatamente in diretta telefonica al Presidente Oliverio.