Finchè morte non ci separi
2 min di letturaPremio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2014 VII Edizione; Premio Voci dell’Anima 2015 XIII Edizione; Menzione Speciale C-Dap CRT Milano: questo il palmarès dello spettacolo interno alla rassegna Matrioska del Cafè Retrò, Nella Gioia E Nel Dolore, presentato da Elio Colasanto e Antonella Ruggiero.
La tragicommedia di una coppia pugliese tratta dal tipico matrimonio del Sud, tutto usi e costumi, eccessi ed isterismi. “Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore”: chi non l’ha mai detta o sentita? Almeno una volta nella vita, e quasi sempre davanti all’altare nel giorno del matrimonio (tendenzialmente, l’unico), in Nella Gioia E Nel Dolore invece c’è l’unione di Sabino e Nunzia, immersi in un mondo tutto loro dove l’amore è una convenzione.
Ma allora perché si promette (davanti a Dio, davanti a sé stessi, davanti agli altri) amore, fede, gioia e dolore, se alla fine tutto diventa convenzione senza convinzione? Ci si sposa davvero per non restare soli? E qual è, come si trova, l’amore vero?
Litigi continui e battute senza sosta, un continuo basta!, esclamazioni e richieste che sfiniscono le coppie più resistenti: “non ti sopporto più!”, “non sopporto te, le bomboniere, Amazon, e nemmeno i bambini cinesi che devono fare ‘ste cazzo di bambole”.
Ma improvvisamente tutto si ferma. Un segreto, una confidenza, un amore vero che non ha mai visto la luce del sole e non ha mai potuto indossare l’abito bianco. E i protagonisti diventano Tonio e Lina, i genitori degli sposi.
Ed è proprio a questo punto che si scopre cosa vuol dire amarsi; amarsi nella gioia e nel dolore.
Valentina Arichetta
foto Anna Colistra