Gianturco: Mascaro non ha più una maggioranza bulgara, si faccia da parte
3 min di letturaQuesta mattina, in consiglio comunale, si è svolto un misero teatrino messo in atto dalla maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Paolo Mascaro.
Comunicato Stampa
Con il consiglio comunale convocato alle ore 9:00, dopo oltre due ore di attesa, la squadra del sindaco, con i soliti sotterfugi, perdeva tempo in attesa di convincere qualche consigliere comunale di maggioranza a recarsi in aula per avere almeno il numero minimo necessario per approvare alcune pratiche.
Ho chiesto più volte la verifica del numero legale in aula, l’inizio dei lavori ma, con il preoccupante sostegno del Segretario Generale del Comune di Lamezia, si è violato ripetutamente il regolamento delle attività del Consiglio Comunale nonché le prerogative dei consiglieri di opposizione.
Dopo ore di forte tensione e decine di telefonate ai suoi consiglieri da parte di Mascaro, la maggioranza di governo è riuscita ad racimolare il numero minimino di consiglieri e così si è dato inizio alla discussione politica.
In via preliminare ho chiesto di poter discutere della preoccupante situazione relativa alla richiesta di scioglimento del consiglio comunale da parte della Commissione di Accesso inviata dalla Prefettura di Catanzaro, ma la maggioranza ha preferito fare orecchie da mercante e continuare a discutere delle pratiche proposte dalla giunta.
La presenza in aula mia e dei colleghi Davide Mastroianni e Vincenzo Cutrì, segna la netta differenza fra noi e il centrosinistra lametino che preferisce evitare la discussione, rifugiandosi dietro un comunicato stampa, evidentemente per paura che in aula facessimo emergere il sostegno che in questi mesi hanno dato a Paolo Mascaro, sostegno fotografato in più di una occasione, come il mantenimento del numero legale alla votazione di alcune pratiche di bilancio o all’elezione del Presidente del Consiglio, salvo poi, in maniera ‘schettiniana’, fare dietrofront e abbandonare la nave chiedendo le dimissioni dei consiglieri solo attraverso i giornali.
È questo il comportamento di coloro i quali hanno distrutto l’economia della città creando, dopo 10 lunghi anni di amministrazione, enormi disastri sociali.
A seguito del misero teatrino iniziale, dopo averci visto negare la possibilità di discutere in via preliminare della preoccupante situazione politica legata all’ipotesi di scioglimento, in segno di protesta siamo usciti fuori dall’aula inchiodando la maggioranza alla responsabilità di approvare le pratiche proposte dalla loro giunta al consiglio comunale.
Noi non siamo né la spalla del centrosinistra lametino, né la stampella di Paolo Mascaro.
Siamo a difesa della nostra città, riteniamo doveroso continuare a lavorare per il bene di Lamezia, specie su pratiche fondamentali come il PSC, strumento atteso da anni che potrebbe dare rilancio all’edilizia e respiro all’economia della città.
Io e il mio movimento, siamo fortemente critici verso questo Piano Strutturale, ma vogliamo partecipare alla discussione sia per migliorarlo e renderlo ottimale per lo sviluppo dell’intero territorio, sia per vigilare su eventuali tentativi di speculazione da parte delle lobby del mattone.
Da tempo riteniamo che questa amministrazione comunale sia inadatta per governare Lamezia, incapace di progettare e/o di risolvere i problemi che attanagliano il nostro territorio, ed oggi più che mai, è sotto gli occhi di tutti che Mascaro non ha neanche più la maggioranza bulgara che aveva nei mesi passati. È il caso che ne prenda atto e si faccia da parte.
Gennaro Domenico Gianturco