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Università Mediterranea, al via il ciclo di conferenze sul consolidamento degli edifici storici

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Università Mediterranea - Lameziatermeit

Il consolidamento degli edifici storici. Temi e prospettive

Oggi, 21 novembre, alle ore 14.00

Comunicato stampa:

Università Mediterranea - Lameziatermeit
Il consolidamento degli edifici storici. Temi e prospettive

Oggi 21 novembre alle ore 14.00, presso l’Aula magna di Architettura dell’Università Mediterranea, si terrà il primo incontro del Ciclo di conferenze Il consolidamento degli edifici storici. Temi e prospettive.

Università Mediterranea - Lameziatermeit
Il consolidamento degli edifici storici. Temi e prospettive

Nata all’interno del corso di consolidamento degli edifici storici del corso di laurea magistrale in Architettura-Restauro del Dipartimento PAU, l’iniziativa, in collaborazione con l’Ordine degli architetti della provincia di Reggio Calabria, intende portare l’attenzione di studenti e professionisti architetti e ingegneri, sul tema complesso del rinforzo strutturale dell’edilizia storica con particolare riferimento alla sicurezza sismica. Il ciclo di conferenze che vede coinvolti docenti universitari con grande esperienza nel settore, si incentrerà sul rapporto, piuttosto controverso, tra sicurezza strutturale e rispetto dei valori autentici degli edifici su cui intervenire e dunque al rapporto fra progetto di consolidamento e progetto di restauro di un dato edificio.

Partendo da casi concreti, i contributi toccano alcuni aspetti nodali quali i metodi di indagine per l’individuazione dei meccanismi di danno, la resistenza meccanica e le tecniche di consolidamento di archi e volte, il monitoraggio preventivo e le indagini preliminari, il consolidamento delle strutture lignee e di quelle in calcestruzzo armato.
L’altro aspetto attiene invece l’influenza della normativa (Norme tecniche di costruzione, normativa antisismica con particolare riferimento all’applicazione nell’ambito dell’edilizia storica, ecc.) sulle pratiche di intervento e sul rapporto tra tecniche innovative e tradizionali nel rinforzo strutturale e, di conseguenza, del progetto di restauro di cui il primo è parte essenziale.

Dopo l’Introduzione del responsabile scientifico, la professoressa Annunziata Maria Oteri, l’incontro ha in programma due interventi:

  • Caterina F. Carocci – Università di Catania, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
    Conoscenza-interpretazione-progetto. Sicurezza e conservazione dei tessuti murari storici

La lettura dell’edilizia muraria storica come assemblaggio di elementi permette di evidenziare le caratteristiche ricorrenti che ne determinano il comportamento nel tempo. Tali osservazioni costituiscono le fondamenta di un approccio metodologico per l’analisi dei tessuti murari storici finalizzato alla definizione di interventi capaci di rispondere contestualmente alle richieste di conservazione e sicurezza.
Tale approccio si basa su due assunti:
(i) ogni area culturale è caratterizzata da proprie peculiarità tecnico-costruttive dalle quali derivano sia la configurazione strutturale d’assieme dell’organismo edilizio che le possibilità di degrado e di danno;
(ii) le tecniche di intervento finalizzate al miglioramento sismico e alla contemporanea conservazione del portato storico culturale devono essere precisate all’interno della logica costruttiva muraria.
In questo quadro di riferimento, il momento cruciale della procedura è assegnato alla fase conoscitiva che deve essere capace di fornire indicazioni sul “dove”, e prima ancora sul “se”, intervenire; mentre la conoscenza della “regola dell’arte” della costruzione muraria, e del modo in cui questa è stata particolarizzata nel contesto studiato, diviene la guida nella scelta di interventi legati alla realtà materica e storica e capaci di garantire assieme alla sicurezza anche la conservazione.

  • Cesare Tocci – Politecnico di Torino
    Conoscenza-interpretazione-progetto. L’intervento settecentesco sulla cupola di San Pietro

Il dibattito scientifico che a metà Settecento condusse al restauro statico della cupola di San Pietro è consegnato, tra gli altri, a due testi di straordinaria importanza: il Parere di Ruggiero Giuseppe Boscovich (1742) e le Memorie istoriche di Giovanni Poleni (1748). Entrambi consentono di riflettere sulla complessa relazione tra scienza e architettura che, proprio nel Settecento, vede un sempre maggiore coinvolgimento delle competenze statiche nella progettazione architettonica e, al contempo, costituiscono insuperati esempi di una rigorosa metodologia di restauro caratterizzata dalla successione di diverse fasi stringentemente correlate – anamnesi, diagnosi, terapia – che, sebbene riferite nel caso della cupola vaticana a problemi essenzialmente (ma non esclusivamente) meccanici, possiedono evidentemente un significato del tutto generale.

La discussione critica dei due testi ridimensiona l’importanza delle Memorie istoriche che, pur rappresentando un capolavoro della letteratura scientifica di tutti i tempi, si rivelano dal punto di vista statico decisamente deludenti e mette, al contrario, in evidenza la raffinatezza e la modernità del Parere la cui sfortuna critica, incredibilmente perdurata fino a tempi recentissimi, è inversamente proporzionale alla eccezionalità del suo contenuto metodologico e scientifico.

Il Ciclo di conferenze prevede 10 appuntamenti dal 21 novembre 2017 al 18 aprile 2018.

Agli studenti del Pau e del Darte che frequenteranno almeno 5 delle 10 conferenze in programma saranno riconosciuti crediti formativi di tipo F (partecipazione e/o organizzazione di convegni e seminari).

Per ciascuna conferenza saranno rilasciati 4 crediti formativi ai partecipanti iscritti all’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatore, Conservatori e all’ordine degli Ingegneri della provincia di Reggio Calabria.

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