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Successo per lo spettacolo Duck, you sucker al teatro Grandinetti

2 min di lettura

La nuova stagione teatrale, organizzata da Ama Calabria, ha ospitato uno spettacolo multimediale Duck you sucker andato in scena al teatro comunale Grandinetti e imperniato su musica, cinema, canto e testi scritti proiettati su un video Concept, dedicato al grande maestro del cinema italiano Sergio Leone e realizzato dagli artisti in sinergia con Pino Bruni.
Duck you suckerDopo il felice esito conseguito lo scorso anno con il progetto “Chaplin in jazz”, il Mauro Campobasso & Mauro Manzoni Sextet, composto da Mauro Manzoni (chitarra, live electronic), Stefano Dallaporta (contrabbasso, basso elettrico), Walter Paoli (batteria, live electronic) insieme alle due voci di Gaia Mattuzzi e Federica Orlandini, ha voluto rivivere l’esperienza dello scorso anno mettendo in luce, questa volta, il pensiero del regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Sergio Leone attraverso l’evocazione di alcune sequenze dei suoi film, proiettate su un grande schermo collocato sullo sfondo del palco e accompagnate da musiche composte da Mauro Manzoni.
Di coinvolgente impatto visivo si sono rivelati i segmenti dei film: C’era una volta il West, Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta in America.
I protagonisti dello spettacolo sono riusciti, per più di un’ora, a trasportare i numerosi spettatori nel mondo del jazz, capace di tradurre in musica il linguaggio dei gangster e dei pistoleri e raccontare il western della frontiera, la poesia e la violenza della New York dei focosi anni venti.

Mauro Campobasso e Mauro Manzoni, musicisti e cultori del jazz, adottando i linguaggi multimediali, hanno cercato di esplorare la grande epopea del West attraverso un montaggio di scene e immagini dei giganti del cinema western come Clint Eastwood, John Wayne, Charles Bronson, Gian Maria Volonté, Claudia Cardinale in perfetta sintonia con il compositore Ennio Morricone.
I due musicisti sono riusciti a creare una nuova forma di narrazione, ricca di nuove musiche, improvvisazioni, composizioni jazz e contemporanee inedite e realizzata attraverso uno stile pieno di contrasti ma sempre connesso al racconto visivo.
Gli spettatori hanno potuto in tal modo usufruire di uno spettacolo variegato che ha lasciato spazio anche alla banda sonora originale (dialoghi e musica) e all’apparizione sullo schermo di testi scritti contrappuntati da suggestivi fermo immagine al fine di chiarire la tematica dei film proposti.

Lina Latelli Nucifero

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