Audace Decollatura – Asd Vigor 1919, l’analisi di Giuseppe Aiello
6 min di letturaCorreva l’anno 1994, domenica 2 ottobre, giornata 3 del campionato di Promozione Girone B, al comunale di Decollatura, a cinque minuti dal termine, la declassata Vigor Lamezia di mister Scardamaglia acciuffa il pareggio con gol di Francesco Saladino.
Comunicato Stampa
Con la maglia numero 5 fra i biancoverdi, c’è un promettente ragazzino di 18 anni, tecnico, elegante, ben strutturato.
Domenica 10 dicembre 2017, ventitrè anni dopo, la Vigor ritorna a giocare a Decollatura.
Al 34’ pt, su angolo di Sesto il numero 14 della Vigor si porta sul primo palo e devia verso la porta. Il portiere non riesce ad intercettare con efficacia ed è lo 0 – 2 per la Vigor.
E’ cambiato il numero di maglia, il 14 non più il 5, ma il “ragazzino” è lo stesso: Gianluca Cugnetto, classe 1976. Unico “superstite” del ’94, un esempio di longevità, serietà, fedeltà al “primo amore”.
Peraltro cannoniere della squadra, con 6 reti in 6 partite. Un fenomeno.
Stavolta a Decollatura la Vigor ha vinto 1 – 2, ma i padroni di casa si sono dimostrati una gran bella squadra, compatta, equilibrata, con buone individualità e un gioco arioso. Una sfida all’insegna della lealtà e del rispetto reciproco.
“Il risultato e la partita contano fino ad un certo punto, direi ben poco se non come opportunità – tiene a sottolineare il vicepresidente della Vigor Nuccio Sirianni – di avere avuto il piacere di conoscere la dirigenza del Decollatura, i suoi collaboratori e tutti i tifosi, che da oggi sono nostri “amici”.
Una accoglienza straordinaria, rara da riscontrare. Una cortesia assoluta. Ci hanno ricevuto come si fa con i vecchi amici in casa propria, preoccupandosi anche di ristorare sia noi che i nostri tifosi. Grazie davvero a tutta la gente di Decollatura!”
La Vigor del duo Notaris-Chirumbolo è giunta alla quarta vittoria di fila (5 in 6 partite), mantiene la vetta ma è sempre tallonata da un’inarrestabile Fortitudo che sa solo vincere.
Paradossale che finora a fermare la Vigor sia stato il fanalino di coda PSG, sorpresa in negativo del girone F di Terza Categoria.
Assenti il metronomo Boca e Orlando, vittima dell’influenza, in mezzo al campo si sono ritrovati Cugnetto e Bruno, impiegato in precedenza da esterno, a supportare quattro attaccanti. Una sorta di 4 – 2 – 4. Forse nelle intenzioni poteva essere anche un 4 – 2 – 3 – 1, ma Eupremio Bassi non è parso avere le caratteristiche per giostrare fra i tre (in mezzo a Bevilacqua e Romagnuolo), dietro il terminale Saladino.
L’ex Rieti ha corsa potente, veloce, ed ha bisogno di spazi per esplicarla. Potrebbe fare anche reparto da solo, ma ha dovuto frenare la sua esuberanza.
A dispetto del numero di attaccanti, il più pericoloso alla fine è stato Cugnetto, che oltre al gol, vi è andato vicino altre due volte. Il mercato ha infoltito oltremodo il reparto avanzato e occorre intelligenza ed umiltà nel capire e accettare che, di volta in volta, un paio dovranno partire dalla panchina.
Con Boca e Orlando disponibili, la squadra dovrebbe ritrovare raziocinio e capacità di gestire il risultato, lacuna rinnovatasi anche a Decollatura.
Nello stesso tempo Cugnetto potrebbe godere di più libertà per sciorinare la sua classe.
“Ci culliamo troppo quando siamo in doppio vantaggio e nello stesso tempo siamo portati a giocare sempre la palla, essendo una squadra di qualità. I mister ci hanno impartito queste direttive – fa notare il portiere vigorino Aiello – Accade talvolta che su terreni fangosi, dissestati, si prova a giocare anche in disimpegno e si sbaglia.
E’ quanto accaduto a Decollatura a noi in difesa, a me, Bongiovanni e Molinaro in occasione del gol subìto e del rigore. Ad ogni modo la nostra filosofia è fare gioco sempre, anche per invogliare i nostri tifosi a venirci a vedere e farli divertire ”.
Obiettivo finora centrato questo. La Vigor ha segnato 22 gol, di cui ben 15 in casa.
Nel match vincente di domenica scorsa, protagonista assoluto è stato proprio lui, Giuseppe Aiello, 31 anni. Un portiere ritrovato, che sta riassaporando gusti che sembravano sprofondati nell’oblìo delle papille linguali.
“Un percorso frastagliato, difficoltoso il mio. Sono andato incontro a diverse delusioni – si confida Aiello – Più di una volta non ho avvertito la fiducia degli allenatori, che me lo facevano notare pure con scarsa sensibilità”.
A 14 anni Giuseppe era già nel settore giovanile della Vigor, dove ha avuto allenatori importanti come Costantino e Salerno, con i quali si raggiunsero le fasi nazionali, e dove fece coppia con un grande amico che non c’è più.
“Eravamo inseparabili con Francesco Minutolo, lo porto e lo porterò sempre nel cuore. Eravamo i portieri degli Allievi di mister Costantino. “Ragno” era un predestinato ed un ragazzo splendido – ricorda con tenerezza Aiello – Un incidente in motorino gli sottrasse la vita a 17 anni. La Juventus lo aveva nel mirino..”.
Le delusioni spinsero Aiello a smettere ed arruolarsi volontario nell’Esercito. Rientrato a Lamezia, gli tornò la voglia di giocare assistendo, nell’agosto 2011, al “D’Ippolito” ad Italia – Russia Under 19.
“Devo ringraziare i mister Salerno e Messina e il preparatore Guzzo che mi hanno rivitalizzato, facendomi sempre allenare – conferma Aiello – Così dopo esperienze con Real Pianopoli e Francavilla, riuscii a giocare in Eccellenza nel Sambiase. Quindi di nuovo alla Promosport ed eccomi adesso alla Vigor 1919”.
Il contatto quale è stato?
“Mi ha chiamato il vicepresidente Sirianni e subito ho aderito, incoraggiato da mister Guzzo. Ho notato un entusiasmo dirompente che mi ha coinvolto ed ho trascinato con me pure il giovane Giovanni Bruno”.
Si è creata una magìa attorno a questa squadra.
“Sì c’è positività. Me lo conferma la gioia immensa che ho provato quando all’esordio il 5 novembre ho visto mio padre al D’Ippolito. Mancava da 40 anni”.
A Decollatura, tre parate nel primo tempo in pochi minuti, quindi nella ripresa, alla mezzora, l’episodio del rigore neutralizzato e il pari scongiurato:
“Sul retropassaggio di Molinaro, attendevo il rimbalzo e il pallone invece ha rallentato sul terreno umido e si è inserito Torchia – racconta minuziosamente Aiello – Mi assumo tutte le responsabilità, sia chiaro, ho commesso un errore goffo. Ho messo in pratica uno dei consigli del mio preparatore Guzzo, che mi ha sempre detto di mettere una mano sull’avversario che sta per saltarmi, anche per spostarlo più esterno, consapevole che può scattare l’ opzione rigore.
E lì semmai me la sarei giocata. Così ho fatto ed ho decifrato la direzione del tiro dalla posizione di Torchia rispetto al dischetto. Non poteva che incrociare. Ho intercettato il forte tiro, recuperando sul mio errore”.
Fortitudo Lamezia e Vigor gran duello, ma entrambe possono salire.
“La squadra di Coclite ha un gruppo collaudato da anni ed è molto concreta, non gioca di fino. La storia di evitare i playoff anche da secondi, non mi piace. Qualche giorno fa ne parlavano i ragazzi nello spogliatoio e li ho bloccati. Noi dobbiamo dare tutto per puntare al primo posto. Poi se non saremo bravi ad arrivare primi, vedremo quel che verrà”.
Del resto avversari ostici ce ne saranno.
“Sappiamo che ovunque andiamo, ci aspettano. La fama precede la squadra. Saranno battaglie, l’ho detto subito ai miei compagni. E comunque non dobbiamo snaturarci.
Non per niente l’unica partita che non abbiamo vinto, è stata proprio quella in cui “non abbiamo giocato”, con il PSG”.
Audace Decollatura – Asd Vigor 1919 1-2
AUDACE DECOLLATURA: Bonacci A., Marotta A., Godino, Gallo, Cerra D., Olivito, D’Andrea (1’st Torcaso), De Grazia, Torchia, Marotta G. (32’st Folino), Bonacci P. (1’st Tomaino). In panchina: Gigliotti, Belfiore, Cerra M., Stranges. Allenatore: Trimboli
ASD VIGOR 1919 (4-2-4): Aiello; Ventura, Bongiovanni F., Molinaro, Sesto; Cugnetto, Bruno; Romagnuolo (42’st Martucci), Bassi (22’st Nucifero), Saladino (35’st Gigliotti N.), Bevilacqua. In panchina: Bongiovanni G., Gigliotti F., Mercuri, Cerra. Allenatore: Notaris – Chirumbolo
ARBITRO: Matteo Chiefalo di Catanzaro
MARCATORI: 18’pt Saladino (V), 34’pt Cugnetto (V); 17’st Torchia (AD)
NOTE: Giornata fredda. Terreno pesante e fangoso. Spettatori 300 circa di cui quasi un centinaio provenienti da Lamezia. Molta cordialità fra tifoserie e dirigenze. Al 30’st Aiello (V) respinge un calcio di rigore di Torchia (AD). Ammonito Aiello (V) e Bruno (V). Angoli 4-6. Recupero: 0’pt e 4’st