Barbanti: approvata alla Camera relazione conclusiva sul Fintech
2 min di letturaIeri in commissione Finanze alla Camera è stata discussa ed approvata, senza voti contrari, la relazione conclusiva inerente l’indagine conoscitiva sul Fintech.
Comunicato Stampa
Un documento molto ampio e ricco riflessioni e spunti che riassume le trenta audizioni svolte nell’arco di tre mesi e traccia la strada per lo sviluppo del settore in Italia.
Sviluppo che, tra le altre cose, passa per la dotazione di un sistema normativo improntato all’organicità ed alla semplificazione, necessari per fornire agli operatori un contesto di regole chiaro ed agevole;
che prevede l’istituzione di un interlocutore pubblico unico, che rappresenti un punto di riferimento italiano sulla materia Fintech, sia a livello nazionale sia nei consessi internazionali, e che coordini e metta a sistema le varie iniziative in materia, anche fungendo da raccordo tra pubblico e privato;
che sostiene la ricerca in tutte le aree del Fintech, per costruire una leadership accademica e tecnologica nel settore; che fornisce una possibilità di realizzazione professionale ed umana per i tanti “millennials” esperti nelle tecnologie informatiche.
In questo contesto il ruolo del legislatore deve essere quello di assicurare che l’azione innovatrice e, in alcuni casi distruttrice, delle nuove tecnologie finanziarie non riproponga i disequilibri, le strettoie concorrenziali e gli abusi di posizione attuali, mutando solo i soggetti che possono goderne, ma assicurare che i “dividendi” dell’innovazione tecnologica siano fruiti da una platea sempre più vasta di cittadini.
Occorre cioè, in una prospettiva autenticamente riformista, sfruttare le energie formidabili delle nuove tecnologie come motore non per un mera redistribuzione di rendite di posizione o una sostituzione di vecchie con nuove elites, ma per ampliare il benessere delle persone, favorire l’inclusione, che non può essere solo finanziaria, ma deve divenire sociale, politica e umana.
Clicca qui per leggere il documento approvato dalla Commissione Finanza.
Sebastiano Barbanti
Deputato PD