Cosenza: fermato diciannovenne per tentato omicidio fuori da locale
2 min di letturaFermo di indiziato di delitto per tentato omicidio
Comunicato stampa:
Personale della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Cosenza diretta dal Questore dr. Giancarlo Conticchio, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di ANDALI Anthony, di anni 19, residente nell’hinterland cosentino, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio nei confronti di Lo Gullo Silvio di anni 27.
I fatti si sono verificati in Cosenza alle prime ore del giorno 30 u.s.
Verso le ore 04:30 del mattino al pronto soccorso del locale ospedale giungeva un ragazzo, in gravi condizioni perché attinto da numerose coltellate in varie parti del corpo, lo stesso veniva subito ricoverato presso il reparto di rianimazione in prognosi riservata.
Le indagini immediatamente avviate dal personale della Squadra Mobile diretta dal dr. Fabio Catalano, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica di Cosenza dr. Mario Spagnuolo, consentivano di ricostruire come, attorno alle ore 03:10 del 30 u.s., il ferito, che si trovava assieme ad alcuni suoi amici tutti originari di un paesino dell’entroterra, all’interno di un locale di Cosenza, a causa di un apprezzamento rivolto ad una ragazza, dopo una breve colluttazione consumata all’interno del locale ed apparentemente conclusa, si erano portati all’esterno, nella strada antistante, insieme ai rispettivi amici lì dove si consumava il tentato omicidio.
La fulminea azione del personale della Squadra Mobile ha permesso di cristallizzare ed acquisire tutti gli elementi, compresi filmati e foto, riconducibili ai personaggi coinvolti e quindi all’autore dell’accoltellamento.
L’ANDALI Anthony veniva rintracciato e posto in stato di fermo.
Gli altri giovani coinvolti nella vicenda sono stati tutti identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria a vario titolo per il reato di rissa e tentato omicidio.
Il Questore si è immediatamente complimentato con gli uomini della Squadra Mobile, aggiungendo che questa operazione dimostra la presenza dello Stato e la pronta reazione a fatti così gravi che turbano il quieto vivere dei cittadini.