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Comitato salviamo la sanita: ancora centro protesi?

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Centro protesi INAIL - Lameziatermeit

Centro protesi INAIL

Una inaugurazione ad horas per evitare di ritrovarsi con qualche contromanifestazione. Comunque una ennesima presa in giro i cui autori hanno nome e cognome.

Centro protesi INAIL - Lameziatermeit
Centro protesi INAIL

Comunicato Stampa

E’ stato consentito all’INAIL, ente pubblico che gestisce i contributi assicurativi di tutti i lavoratori italiani, di non adempiere all’impegno assunto nel 1997 di attivare, nella struttura concessagli in comodato dalla Regione nell’area industriale di Lamezia, un centro gemello di quello principale di Budrio con una parte di diagnosi-ricovero, la parte fondamentale di progettazione-costruzione delle protesi e la conseguente riabilitazione post-protesica.
Nel 2012, quando la struttura costata fino ad allora 10 milioni di euro era praticamente ultimata secondo questo progetto originario, si inizia a parlare di centro di riabilitazione.
L’anno seguente viene assestato il colpo: niente protesi, sì alle attività correlate.
Nel 2014 Scopelliti, Talarico, Galati, Mancuso inaugurano in pompa magna non più il Centro Protesi INAIL, ma il Centro di Riabilitazione Protesi e Ricerche.
Inaugurazione che resterà memorabile, perché in quella occasione il Dr. Mancuso assicura che nel centro si costruirà la mano bionica.
Adesso, quello che si inaugura lunedì 15 gennaio 2018 per responsabilità di Oliverio, Pacenza, Scalzo e Perri, ha le stesse funzioni di quello già inaugurato da Scopelliti & C. (per sapere quante inaugurazioni farlocche come questa ci sono già state basta contare le elezioni regionali e politiche che si sono svolte dal 1997 ad oggi).
Gli hanno solo cambiato nome: ora lo chiamano Polo Integrato ASP-INAIL.
Abbiamo chiesto e sollecitato incontri e chiarimenti che tutti si sono rifiutati di fornirci. E così oggi viene imposta alla Città ed alla Regione, senza spiegazioni, una funzione del Centro che sarà assai diversa dai proclami fatti filtrare sui media: da parte dell’INAIL solo attività ambulatoriale e da parte dell’ASP attività ospedaliera per 40 posti di riabilitazione in quegli stessi locali che l’INAIL ha ottenuto in comodato d’uso dalla Regione Calabria e che ora cede in sub-comodato all’ASP di Catanzaro, cioè alla stessa Regione.
Non ci hanno voluto dire nemmeno quanto costerà all’ASP assicurare queste funzioni per le quali sarà costretta a stornare risorse dalla quota dei finanziamenti ricevuti.
Sappiamo però che per quella struttura l’INAIL pagava alla Fondazione Terina ben 15.000 euro al mese che ora potrebbero gravare sulle casse dell’ASP per il fatto di essere stata coinvolta nella gestione con il trucchetto dei 40 posti di Riabilitazione.
I Lametini conoscono bene l’elenco delle bufale che si sono succedute nell’area industriale: a partire dalla SIR per proseguire con quell’azienda di allevamento di bufale e produzione di mozzarelle di cui il parlamentare Galati pose orgoglioso la prima pietra. Da lunedì si allungherà l’elenco con l’ormai ex Centro Protesi INAIL.

Comitato salviamo la sanita del lametino

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