Grandinetti: L’astensione il 4 Marzo? E’ colpa dei partiti
3 min di letturaHo sempre sostenuto che astenersi dall’andare a votare favorisce i potenti a scapito del cambiamento.
Comunicato Stampa
Ma oggi, diversamente da sempre, mi chiedo? Perché in Calabria dovremmo andare a votare? Per votare i soliti noti?
Per votare le solite persone che nulla hanno fatto per i nostri territori?
Ma lo sanno le segreterie a Roma che quelli che giudicano essere i “migliori” da candidare altro non sono per noi calabresi che persone dotate di potere clientelare e niente più?
Lo sanno i partiti a Roma che ci sono tante personalità pronte a dare il proprio contributo per migliorare la nostra Calabria che neanche si propongono sapendo già che i giochi sono fatti da tempo?
Se astensionismo ci sarà è per colpa delle segreterie nazionali che si affidano solo a quelle regionali e a chi a livello locale ha fatto della politica un mestiere e non una missione.
Ma può essere che non si accorgano che le stesse facce non raccolgano più consensi, anzi?!…
Secondo i sondaggi Cinquestelle si candida ad essere il primo partito, e perché secondo voi?
Care segreterie provinciali e regionali perché loro mediaticamente tentano di rompere il sistema con facce nuove.
Il consenso verso una persona nasce se si instaura un feeling con la gente.
Il consenso nasce se il popolo intuisce che colui o colei che andrà ad amministrare la cosa pubblica lo farà nell’interesse di tutti e non solo della propria famiglia…
Il presidente Mattarella ci invita ad andare a votare, ed avrebbe ragione se le scelte di noi cittadini potessero essere libere e non condizionate dalle scelte dei partiti e delle varie “fusioni” che nascono proprio prima dell’elezioni.
Ho lasciato la politica attiva cinque anni fa schifato da questo comportamento autoreferenziale che i vari professionisti della politica avevano.
L’ho lasciata sperando che una nuova classe dirigente potesse dare un taglio al modo di procedere del passato. Ed oggi invece è la stessa cosa, anzi forse peggio. In questa settimana continueranno le scaramucce tra chi si dovrà candidare nei vari collegi emanando fumi di veleni difficili da dissipare e creando solo dissapori e contrasti.
Ma allora mi chiedo, chi penserà alle tante famiglie senza lavoro? Chi penserà ai giovani sbandati senza prospettive? Chi penserà ai cinquantenni ed alle cinquantenni in cerca di lavoro?
Non rimane, qualora si decidesse di andare a votare, di dare il proprio voto a chi ancora una volta prometterà la “bugia” che ci farà dormire per un po’ meglio, speranzosi (inutilmente!) che la promessa diventi realtà.