Mons. Cantafora sta per concludere il suo mandato e per Lamezia parte già il ‘toto-vescovo’
2 min di letturaIl 10 aprile prossimo il vescovo della diocesi di Lamezia Terme mons. Luigi Antonio Cantafora compirà 75 anni e, dunque, il suo mandato episcopale arriverà a compimento.
Il presule non abbandonerà subito la guida della diocesi ma diventerà amministratore apostolico fino a quando il Papa non nominerà un nuovo vescovo.
Con i precedenti pontefici i tempi erano piuttosto lunghi, con Papa Francesco invece c’è stato un vero e proprio cambio di stile nella Chiesa e, molto probabilmente, per la prossima estate conosceremo già il nome del nuovo pastore diocesano.
Negli ambienti curiali già circolano i primi nomi per l’eventuale successore di mons. Cantafora.
Tra i nomi dei ‘papabili’, possibili nuovi vescovi della diocesi lametina ci sarebbero Salvatore Parisi, parroco della cattedrale di Crotone, Vincenzo Varone, presidente del tribunale ecclesiastico della Calabria e Salvatore Santoro, parroco della cattedrale di Reggio Calabria nonchè rettore del seminario reggino.
Questa per il momento i nomi dei favoriti ma nelle prossime settimane sicuramente il ‘toto-vescovo’ continuerà portando alla ribalta altri nomi di prelati che potrebbero insediarsi nella sede episcopale di via Lissania.
Mons. Cantafora, quando prese possesso della diocesi nell’aprile del 2004 trovò alla guida del Comune i commissari prefettizi; così sarà anche per il nuovo vescovo che, così come 14 anni fa, troverà una città commissariata per mafia: corsi e ricorsi della storia che a Lamezia si ripetono purtroppo ciclicamente.
Ci si chiede inoltre se mons. Cantafora prima di lasciare la diocesi potrà consegnare al suo successore le chiavi della concattedrale, attualmente in costruzione in località Maddamme.
Il complesso monumentale è l’opera che la Chiesa lametina ha voluto dedicare a Papa Benedetto XVI in segno di ringraziamento per la visita pastorale alla diocesi, compiuta nell’ottobre del 2011.
Un dono al pontefice ma anche un’opera–segno pensata e costruita per l’unione della città.
Redazione
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