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Il tribunale di Lamezia fra i più celeri d’Italia. Ridotti i tempi dei procedimenti civili

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bruno brattoli carlo fontanazza luca anania

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Conferenza stampa, stamattina, del presidente del tribunale di Lamezia Terme Bruno Brattoli che ha illustrato i dati dell’attività prodotta dai magistrati e dagli avvocati che operano nel palazzo di giustizia lametino.

bruno brattoli carlo fontanazza luca anania
Luca Anania Bruno Brattoli Carlo Fontanazza

Numeri confortanti, positivi che “devono dare serenità ad una città che in questo momento vive un momento molto difficile. I lametini devono sapere che il tribunale lavora e produce, la comunità deve essere informata di questo” ha sottolineato Brattoli affiancato dai magistrati Luca Anania e Carlo Fontanazza.
Il presidente del tribunale ha evidenziato la piena sinergia tra giudici e avvocati e l’alto livello del personale amministrativo che ha consentito di conseguire i traguardi prefissi.
Nel 2015 al ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando, ho promesso che avremmo ridotto i tempi dei procedimenti civili e penali.
Abbiamo mantenuto la promessa – ha asserito Brattoli – Grazie alla collaborazione di tutti, il tribunale lametino è secondo in Italia per quello che viene definito l’indice di smaltimento tra cause pervenute e quelle smaltite.
C’è ancora tanto lavoro da fare ma oggi la durata media di un processo civile è passata da 4 a 3 anni”. Ricordando la recente cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario a Catanzaro, Brattoli ha riportato all’attenzione dei giornalisti, presenti alla conferenza stampa, le dichiarazioni del ministro Orlando che in quell’occasione, ha ribadito: “L’arretrato civile registra una riduzione da 120 mila a 100 mila cause, con punte di eccellenza a Crotone e Lamezia (riduzione del 30 per cento)”.
Il presidente del tribunale ha poi fornito altri dati importanti: nel triennio dal 2015 al 2017 sono pervenuti 3892 procedimenti penali e ne sono stati definiti 3186 con sentenza. Rispetto al triennio precedente la produttività del settore penale è aumentata del 41 per cento.

Tra i pervenuti anche 15 procedimenti cosiddetti “Dda” cioè riguardanti la criminalità organizzata, quasi la metà dei quali sono stati definiti con sentenza.
Per questi procedimenti sono stati inflitti 76 anni di carcere, 978 per gli altri procedimenti.
Concludendo la conferenza stampa, Brattoli ha sentenziato: “Il giudice meno parla e meglio è, per lui devono parlare le sentenze.
I magistrati non sono star! Non voglio che i lametini si rassegnino alla situazione attuale. La città è sola e smarrita, ma deve sapere che il tribunale funziona e che questa istituzione deve consolidare la sua centralità in ambito regionale.
Il nostro auspicio e impegno è che cercheremo con tutte le nostre forze di migliorare la nostra attività. Ho un immenso affetto per questa città che ha perso la sua serenità per una diffusa idea di negatività”.

Redazione

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