Diploma in 4 anni: via libera al Liceo Fiorentino e all’ITE De Fazio
3 min di letturaPubblicato l’elenco di altri 92 istituti in tutta Italia.
Via libera alla sperimentazione del diploma in 4 anni anche al liceo classico Francesco Fiorentino e all’Istituto tecnico economico Valentino De Fazio di Lamezia Terme.
L’annuncio arriva dal Miur, che sul proprio sito ha pubblicato l’elenco delle ulteriori 92 scuole ammesse alla sperimentazione dei percorsi quadriennali di secondo grado, che si aggiungono alle prime 100 rese pubbliche lo scorso 28 dicembre a seguito del bando emanato il 18 ottobre 2017 dal MIUR.
Ogni scuola potrà attivare una sola classe sperimentale.
«A seguito dell’avviso pubblico per l’ammissione alla sperimentazione al MIUR – fa sapere il ministero – sono pervenute 197 richieste. Cento sono state quelle ammesse da subito, come da bando.
Per altre 92 il Ministero ha emanato oggi un decreto di ampliamento, in considerazione della forte rispondenza dei progetti presentati ai criteri e ai requisiti previsti dall’avviso di ottobre, dell’alta qualità della progettazione e anche per consentire una ancor maggiore diffusione territoriale e varietà di indirizzi coinvolti.
Un campione più ampio di scuole consentirà una valutazione scientifica più significativa e attendibile della sperimentazione.
La richiesta di allargare la platea delle scuole partecipanti è pervenuta al Ministero, in via formale, anche da parte di alcune Regioni».
Delle ulteriori scuole ammesse, 41 si trovano al Nord, 20 al Centro e 31 al Sud e nelle Isole; 69 sono Licei, 23 sono Istituti tecnici; 54 sono scuole statali e 38 sono paritarie.
Considerando le prime 100 scuole già ammesse a dicembre, il quadro finale delle classi è il seguente: 85 sono al Nord, 43 sono al Centro, 64 sono al Sud e nelle Isole. In tutto si tratta di 144 Licei e 48 Istituti tecnici. Sono 127 le scuole statali, 65 quelle paritarie.
In Italia già 12 istituti stanno sperimentando il diploma in 4 anni sulla base di singole richieste presentate negli anni scorsi al Ministero.
Con il bando emanato a ottobre si è deciso di superare questa logica, aprendo a una sperimentazione con criteri comuni di selezione, che hanno messo al centro la qualità dei percorsi e l’innovazione didattica, e con obiettivi nazionali di valutazione che, alla fine del percorso sperimentale, consentiranno di fare scelte basate su dati e informazioni approfonditi.
«Nessuno sconto – precisa il ministero – sugli obiettivi formativi: le scuole partecipanti assicureranno, come previsto dall’Avviso pubblico di ottobre, il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida».
E nessuna riduzione del personale: «l’organico delle scuole coinvolte resterà invariato».
Red.