Aversa (FdI): impensabile trasferire gli uffici del PRAP in un sottoscala
2 min di letturaMa come si pensa di trasferire gli uffici del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP) nei locali di Via Madonna dei Cieli a Catanzaro?
Comunicato Stampa
Sembrerebbe esistano seri impedimenti di ordine strutturale, igienici ed ambientali, che molto probabilmente non consentiranno il rispetto dei tempi previsti e la necessità di riconsiderare l’immobile indicato.
Da notizie pervenute i locali identificati – di proprietà del comune di Catanzaro e della provincia di Catanzaro – non solo presentano limiti strutturali per i quali non possano essere destinati ad uffici, nei piani interrati o seminterrati, ma pare che non sia stata ancora adottata la variazione di destinazione d’uso, nonostante la concessione a titolo gratuito all’Amministrazione Penitenziaria.
C’è da rilevare, sempre secondo indicazioni pervenute che i lavori di manutenzione straordinaria effettuati non abbiamo un Responsabile di procedimento, visto che sono stati realizzati usando come manodopera i detenuti della Casa Circondariale di Catanzaro.
Altre prescrizioni di ordine sanitario, per i quali necessiterebbe il nullaosta dell’Asp competente, di fatto compromettono l’agibilità dell’edificio di Via Madonna dei Cieli per l’uso cui viene destinato.
Appaiono in predicato le condizioni minime di salubrità, quali isolamento termico, sufficiente aerazione e luminosità naturale, nonché la verifica di presenza di gas radon e tutte le prescrizioni per abbattimento delle barriere architettoniche per accesso dei disabili.
Ci si domanda a questo punto se, l’Amministrazione Municipale di Catanzaro abbia o possa rilasciare certificazione di agibilità dei locali, dopo collaudo e certificazione, anche se, sembrerebbe che gli stessi locali siano sprovvisti di qualsiasi tipo di ascensore, fatto salvo un montacarichi.
Resta il dubbio sulla legittimità della procedura finora adottata, nonostante la normativa identifichi la sede del PRAP nel capoluogo di Regione.
Ma se le notizie hanno fondamento, si è scelto come sede regionale un “sottoscala”, nonostante esistessero nella città di Lamezia Terme altre strutture ritenute già idonee e, nonostante tutti conveniamo che dispute come quella del PRAP siano inutili e sterili.
La vicinanza e la collaborazione fra i comuni di Catanzaro e Lamezia Terme deve seguire un criterio di sostenibilità, anche strutturale e di efficienza dei costi, che in questo caso… sembra non sia stato rispettato.
Rosario AVERSA – Coordinatore Provinciale Catanzaro Fratelli d’Italia