Nomofobia, la paura di restare senza internet. E domani lo #Sconnessiday
3 min di letturaÈ chiamata nomofobia ed è la paura di restare scollegati da internet e dai social network. Domani 22 febbraio è lo #Sconnessiday, un giorno intero (o qualche ora) senza wifi e rete dati. E intanto al cinema esce Sconnessi, il film diretto da Christian Marazziti sulla paura di rimanere scollegati.
Cos’è la nomofobia?
L’ansia di terminare il credito residuo sul cellulare o dimenticare lo smartphone a casa o in auto. Oppure l’agitazione nel vedere l’icona della batteria lampeggiare sul display tutta illuminata di rosso. Ecco spiegata in due frasi la nomofobia, vale a dire la paura di restare sconnessi da internet e dai social network, scollegati da un mondo per quanto virtuale possa essere.
Come quella dal fumo, dall’alcol, dalla droga, anche quella da internet è una dipendenza pericolosa, oggetto di studi e riflessioni. E la nomofobia colpisce maggiormente le nuove generazioni. Sono i più giovani, infatti, i più dipendenti ossessivamente da smartphone, tablet e computer, in quanto nati e cresciuti con il cellulare in mano.
Domani lo #Sconnessiday
Secondo uno studio britannico, circa il 53% della popolazione del Regno Unito in possesso di un dispositivo elettronico soffre di nomofobia e che lo stress di un buon 9% della popolazione è riconducibile proprio alla mancanza di connessione.
Per contrastare questa mania, domani 22 febbraio in Italia avremo il primo #Sconnessiday: per qualche ora tutti i possessori di uno smarthphone o tablet dovranno sconnettersi per disintossicarsi della vita social e riassaporare la vita vera. L’obiettivo della giornata è quello di sensibilizzare i cittadini sulla nomofobia e promuovere un uso critico e parsimonioso dei dispositivi elettronici.
Sconnessi, il film sulla nomofobia
E sempre nella giornata di domani uscirà al cinema Sconnessi, il film diretto da Christian Marazziti, sulla mania di essere sempre connessi in rete giorno e notte. Il cast di Sconnessi potrà contare su nomi quali Ricky Memphis, Fabrizio Bentivoglio, Carolina Crescentini, Stefano Fresi e Antonia Liskova, e racconterà in chiave ironica le vicende di una famiglia rimasta bloccata senza connessione wi-fi in una baita di montagna in Trentino.
Il film vuole lanciare un monito all’uso responsabile degli smatphone e dei social, di dominarli anziché esserne dominati e divenirne dipendenti in maniera patologica. Un film che aiuterà certamente a riflettere sul fenomeno. D’altronde, come per tutte le dipendenze, il primo passo per sconfiggerle è ammettere di esserne affetto.
Antonio Pagliuso