Intervista ad Armando Chirumbolo
5 min di letturaE’ trascorso quasi un mese dalle elezioni politiche, che analisi fa del voto degli italiani e quali nuovi scenari si sono aperti?
Le elezioni politiche dello scorso 4 Marzo hanno innegabilmente aperto una nuova era politica. Gli italiani, chiamati ad esprimersi sulla qualità dell’azione politica degli ultimi 20 anni, hanno chiaramente espresso una forte volontà di cambiamento. La lettura del voto degli italiani ma anche, per quanto ci riguarda più da vicino, dei calabresi non lascia adito a dubbi sul fatto che oggi è estremamente indispensabile una profonda riflessione da parte dei Partiti e di quanti operano nell’ambito politico, sulla improcrastinabile necessità di rinnovare la classe dirigente, e questo percorso richiederà grande senso di responsabilità da parte di tutti e dovrà obbligatoriamente compiersi nel pieno rispetto della volontà popolare per offrire alla comunità una classe politica, rinnovata nell’azione di governo dei territori e costruita sia sulle esistenti e spendibili forze sane sia su nuove energie motivate e capaci.
Quale giudizio esprime sull’attuale Governo regionale?
La Calabria è una Regione straordinaria, è una terra bella e ricca di eccezionali risorse naturali ed umane, ed è inconcepibile che ad oltre quaranta anni dalla sua istituzione non si sia mai sviluppata per come avrebbe potuto. E’ triste e non più accettabile che un territorio quale è il nostro, con 800 chilometri di coste, monti, parchi naturali, corsi fluviali, centri storici di pregio, siti e tesori archeologici di notevole interesse, giacimenti termali, una enogastronomia di primissima qualità, produzioni agricole di altissima pregevolezza, storia e cultura millenaria, eccellenze universitarie ed infrastrutture portuali ed aeroportuali di rilevanza internazionale, continui a rimanere stretta nella morsa di una depressione economica dalla quale non sembra si possa uscire mai. I maggiori Bayer Turistici internazionali, attraverso i più prestigiosi tabloid mondiali si sono accorti dell’immenso valore della nostra Regione, incominciando a pubblicizzarla per tutto il globo, ed è ora che una nuova classe dirigente si faccia finalmente carico di trasformare queste straordinarie risorse in ricchezza e sviluppo diffuso. I giovani che si formano nelle nostre prestigiose Università devono essere messi nelle condizioni di trovare lavoro all’interno della nostra Regione, perché ogni giovane preparato che parte e va via costituisce un grave impoverimento non più consentibile. La Sanità non deve costituire più un problema ma una opportunità di cura per tutti i cittadini calabresi, sino ad oggi, inconcepibilmente costretti ad emigrare nelle strutture sanitarie del Nord, nonostante le alte specialità mediche operanti nella nostra regione. Sull’attuale Governo regionale esprimo un giudizio fortemente negativo. Immobilismo, incapacità a governare il processo di sviluppo dei nostri territori, mancanza assoluta di idee per il futuro della regione. E’ ora di voltare pagina.
La città di Lamezia sta vivendo un momento particolarmente difficile, cosa ne pensa?
Lamezia sta vivendo un momento di transizione particolarmente complesso. Oggi la città, oltre ad essere commissariata e quindi priva di una Amministrazione eletta, è completamente sguarnita di rappresentanza istituzionale a vari livelli. Mai nella storia il peso politico di questo territorio è stato così fortemente ridimensionato. Ma soprattutto, oggi in città, occorre, per chi se la sente ed è motivato, alzarsi le maniche e lavorare per risollevare le sorti di Lamezia. Non è più il tempo delle contrapposizioni sterili e di parte, bisogna aprire una nuova fase anche in città, ove le forze sane, capaci e competenti devono riunirsi intorno ad un tavolo e creare quella amalgama culturale che faccia della legalità e del rispetto delle leggi l’elemento imprescindibile e predominante dell’azione amministrativa che il futuro Consesso democraticamente eletto dovrà portare avanti con abnegazione , senso di responsabilità e rispetto della cittadinanza.
Lamezia è un città straordinariamente ricca di risorse, il suo popolo è forte e fiero e saprà rialzarsi da questa fase buia ed uscire dallo stallo, ma questa volta dovrà farlo aiutato da una classe dirigente, che sia realmente tale in termini di capacità amministrative, competenza politica, grado culturale, senso dello stato e , soprattutto, di voglia di lavorare esclusivamente al servizio del popolo e per il bene comune. I problemi sono tanti e vanno risolti e tante sono le prospettive di sviluppo. La città, prima di tutto, deve compiere una rivoluzione culturale se vuole finalmente assurgere al ruolo che le compete, e , quindi, occorrono le persone giuste al posto giusto e questa volta non è consentito sbagliare.
Sembra che le difficoltà ad amministrare Lamezia non siano prerogativa dei politici della città, ma qualcosa di più esteso: la Terna Commissariale mandata dal Ministero sta incontrando notevoli difficoltà ad amministrare. Cosa si sente di dire loro?
Comprendo le difficoltà che può incontrare chi si trova ad amministrare un territorio che non conosce, ed in più oggi in difficoltà e con poche risorse. L’augurio che rivolgo loro, per il prossimo anno, è quello di amministrare come se lo stessero facendo per la loro città e di lavorare per i cittadini sentendosi loro stessi lametini. Lamezia è una città grande, complessa e dalle mille sfaccettature, che conosco benissimo in ogni suo minimo aspetto, e so che va amministrata con il cuore.
Cosa ne pensa dell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine in Calabria ed in città?
Secondo me ciò che sta avvenendo in questi ultimi anni passerà alla storia ed i risvolti positivi si comprenderanno con il tempo. Infatti oggi stiamo vivendo in Calabria un momento storico di straordinaria importanza proprio grazie all’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine. Le innumerevoli operazioni volte a stroncare il malaffare organizzato, radicato da decenni sull’intero territorio regionale, rappresentano “la Primavera della Calabria”. A loro va il mio infinito ringraziamento per quanto stanno facendo per liberare la nostra terra da tutte quelle logiche che ne hanno impedito, sino ad oggi, lo sviluppo. A giovarne principalmente saranno le nuove generazioni, che un giorno comprenderanno l’enorme sforzo e ringrazieranno per quanto oggi si sta compiendo.
GianLorenzo Franzì