‘Una stanza tutta per sè’ contro la violenza di genere
3 min di letturaLAMEZIA. Nella sede del Comando gruppo carabinieri di Lamezia Terme, stamattina è stata inaugurata la Stanza tutta per sé, destinata all’audizione protetta dei minori e delle donne vittime di violenza.
La stanza, allestita dal “Soroptimist Club” lametino in collaborazione col comando gruppo carabinieri, è un’iniziativa che rientra nel progetto nazionale “Una stanza tutta per sé” realizzato dall’unione italiana “Soroptimist International” con il comando generale dell’Arma dei carabinieri.
L’iniziativa progettuale ha come finalità precipua quella di arginare il triste fenomeno dei maltrattamenti in famiglia, degli atti persecutori, della violenza contro donne e bambini.
All’evento hanno partecipato i vertici dell’Arma, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il presidente del tribunale Bruno Brattoli, il procuratore Salvatore Curcio, una rappresentanza delle scuole lametine che hanno collaborato all’iniziativa.
Tra gli ospiti anche l’ex senatrice Doris Lo Moro, il vescovo diocesano Luigi Cantafora, la presidente nazionale del Soroptimist International, Patrizia Salmoiraghi. Il colonnello Massimo Ribaudo introducendo la cerimonia ha affermato: “I fenomeni della violenza di genere necessitano dello sforzo di tutte le istituzioni che possono intervenire sulla materia. Servono sinergie istituzionali che mettano insieme anche il prezioso apporto delle associazioni.
L’arma ha creato una rete nazionale per contrastare il fenomeno. La violenza di genere è una violazione fondamentale dei diritti umani, è un atto discriminazione. L’Arma – ha sottolineato Ribaudo – ha costituito anche il reparto analisi criminologiche che ha una sezione dedicata proprio agli atti persecutori”.
Lucia Greco, presidente lametina del Soroptimist, ha ringraziato tutti coloro che hanno realizzato la stanza all’interno della caserma. Un ‘grazie’ sentito al club service e in particolare all’architetto Ester Pontoriero che ha realizzato gli arredi della ‘stanza tutta per sé’. Grazie alle scuole che sono state sensibili verso questa tematica ed anche ai privati cittadini che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa.
“La prima ‘stanza tutta per sé’ – ha ricordato Greco – è stata realizzata a Torino nel 2014, in tutto il Paese attualmente ve ne sono 84; in Calabria sono tre. Poi ci sono 14 stanze portatili e diverse aule in questura. Purtroppo soltanto il 10 per cento delle donne che subiscono violenza denunciano gli abusi subiti”.
Una stanza tutta per sé è un ambiente protetto per le audizioni delle donne abusate e violate, un luogo rassicurante, nel momento difficile che segue la coraggiosa scelta della denuncia. La stanza è dotata di impianto di videoregistrazione che permette di verbalizzare in automatico le deposizioni; in questo modo l’autorità giudiziaria può aprire fascicoli penali con verbali cartacei e con l’aggiunta di un supporto dvd.
La presidente Salmoiraghi ha spiegato la mission del Soroptimist che ha tanti club sparsi in tutta la penisola che lavorano per progetti. L’obiettivo del club service è il miglioramento della condizione femminile, con particolare attenzione alla violenza di genere a alla tutela sul lavoro.
Il vescovo Cantafora ha ribadito: “Se sfruttare le persone è un crimine di lesa umanità, sfruttare una donna è di più di un crimine. Spesso si pensa alla donna in modo funzionale, ma la donna va custodita e protetta e valorizzata come creatura in cui l’uomo ritrova se stesso.
Un mondo troppo maschilista o troppo femminista non va bene. La donna – ha concluso il presule- è l’armonia, la poesia e la bellezza, senza di lei il mondo non sarebbe così bello. Auguri per questa iniziativa che serve a tutti noi.”.