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Sant’Eufemia d’Aspromonte, cittadinanza onoraria a Barbara D’Urso: c’è chi dice no!

3 min di lettura
cittadinanza onoraria D'Urso-LameziaTermeit

Barbara D'Urso

La cittadina dell’Aspromonte è il paese natale della mamma della conduttrice Barbara D’Urso

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Barbara D’Urso

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE. Tra i punti dell’ordine del giorno del consiglio comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte del 28 marzo scorso c’era il conferimento della cittadinanza onoraria di Sant’Eufemia d’Aspromonte a Barbara D’Urso. La cittadina aspromontana è infatti il paese natale della mamma della nota conduttrice televisiva. L’assemblea cittadina santeufemiese ha deliberato favorevolmente decidendo di assegnare il riconoscimento alla show girl che ha ringraziato pubblicamente l’amministrazione comunale del piccolo centro reggino, durante una delle sue trasmissioni su Canale 5.

“Ringrazio il sindaco e tutta la cittadinanza di Sant’Eufemia d’Aspromonte – ha dichiarato la D’Urso – che è la cittadina dove è nata la mia mamma. Sono veramente orgogliosa”. Anche se la maggioranza del consiglio comunale ha votato per il conferimento della cittadinanza onoraria alla ‘regina dei salotti televisivi’, c’è stata anche qualche voce fuori dal coro. I consiglieri Domenico Forgione e Pasquale Napoli del gruppo consiliare “Per il bene comune” hanno palesemente espresso la loro contrarietà alla decisione di assegnare il riconoscimento alla “Barbara nazionale”.

Di seguito la loro motivazione:

“Non riconosciamo alla signora Maria Carmela alias Barbara D’Urso meriti particolari, tali da giustificare il conferimento della cittadinanza onoraria di Sant’Eufemia d’Aspromonte: a meno che non sia sufficiente avere origini eufemiesi e soprattutto (azzardiamo, ma non tanto) essere personaggio celebre. Requisiti che indubbiamente sono in possesso della nota conduttrice televisiva. Ma di che genere di televisione stiamo parlando?
La tv della lacrimuccia elemento essenziale di un abusato copione. La tv dello sciacallaggio e della cinica spettacolarizzazione del dolore, offerto sull’altare del dio auditel. La tv del gossip, che per mesi e mesi segue le vicende di coppie che scoppiano, si ricompongono e poi scoppiano ancora, ovviamente a favore di telecamera.

La tv dei vip in lotta per un’eredità o in contatto con l’aldilà. La tv dei “morti di fama” che si sottopongono a decine e decine di interventi chirurgici per somigliare a una bambola. La tv del kleenex e dei guardoni, che fa l’occhiolino alla pancia e al voyeurismo di certo pubblico. Di questa televisione stiamo parlando. Ma se anche si volesse sorvolare su considerazioni opinabili, che attengono ai gusti e alle inclinazioni personali di ciascuno di noi, la signora D’Urso ha mai contribuito in qualche modo alla crescita del nostro territorio? Si basa forse su questo assunto un riconoscimento di così grande valore? Non ci risulta.

Il conferimento della cittadinanza onoraria a Barbara D’Urso è soltanto una bassa operazione di marketing, forse utile per intascare una comparsata in televisione.

Siamo perfettamente consapevoli che questi sono i tristi tempi che viviamo. La religione del nostro tempo ha elevato la frivolezza a valore e l’apparire ad essenza della stessa azione politica.

Non vogliamo arrenderci a questo declino. Siamo convinti che la politica debba volare alto, concentrarsi sulle risposte da dare ai problemi dei cittadini, che sono molti e gravi, non scadere nell’utilizzo di imbarazzanti armi di distrazione di massa finalizzate all’effimero godimento di un quarto d’ora di celebrità.

Per tutte queste ragioni, esprimiamo voto contrario”.

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