Pasticceria siciliana: iris fritta
4 min di letturaArriva il caldo ma ai dolci non si rinuncia mai e per la rubrica Giovedì Gnocchi proponiamo ai nostri lettori uno dei dolci più celebri e gustosi della tradizione siciliana: l’iris fritta, un involucro di pasta morbida che racchiude dentro un delizioso ripieno di ricotta, il tutto sigillato da una panatura esterna croccante
Le origini della ricetta
È un dolce tipico palermitano ma è amato in tutta la Sicilia, viene gustato in qualsiasi ora del giorno. L’iris fritta è un vero e proprio peccato di gola dal peso di 200 grammi circa, la cui nascita risale al 1901 quando al teatro Massimo di Palermo viene messa in scena la prima dell’opera di Mascagni Iris. È proprio in quell’occasione che il pasticcere Antonio Lo Verso (insignito del titolo di “Cavaliere del Lavoro” da Sua Maestà Vittorio Emanuele III) dà vita ad una piccola opera d’arte in pasticceria, ovvero l’iris – che da quel momento in poi diventa richiestissima, tanto da spingere il prestigioso pasticcere a chiamare Iris anche la sua pasticceria.
Nella ricetta antica si usavano dei panini, simili alle rosette, privati però della crosta e di parte della mollica, bagnati poi nel latte e riempiti di ricotta prima di friggerli.
Nel tempo la ricetta si è evoluta creando una versione al forno per i palati più esigenti.
Per chi ha un po’ più di tempo e ama dedicarsi alla cucina, ecco la ricetta di Lameziaterme.it:
Iris fritta
Ingredienti:
per la pasta
- 500 g di farina manitoba
- 50 g di strutto o margarina
- 150 g zucchero
- 250 ml di latte
- 30 g lievito di birra
- un uovo
- un pizzico di sale
- acqua q.
per il ripieno
- 400 g di ricotta di pecora
- 250 g zucchero
- 100 g cioccolato fondente a gocce
per la frittura
- 2 uova
- pangrattato
- un pizzico di sale
- olio di semi per friggere
Preparazione:
Mettete un giorno prima la ricotta a scolare in modo che perda l’acqua in eccesso. Setacciatela e aggiungete lo zucchero mescolando bene, aggiungete le gocce di cioccolato. Lasciate lo strutto o la margarina fuori dal frigo per un paio d’ore, in modo da ammorbidirlo.
Setacciate la farina, unite lo strutto o la margarina e cominciate ad impastare, unite il lievito e lo zucchero, il latte che avrete fatto intiepidire, e un pizzico di sale.
Lavorate bene il composto e quando sarà abbastanza omogeneo, aggiungete l’uovo sbattuto, (aggiungendo se necessario un po’ d’acqua). Alla fine l’impasto dovrà risultare morbido e liscio: poi coprite e lasciatelo lievitare al caldo per un paio d’ore.
Trascorso questo tempo, stendere la pasta con un mattarello, e tagliare 12 dischetti di circa 6/7 cm, con lo spessore di circa 1 cm.
Sulla metà di questi dischetti, distribuite la crema di ricotta, e ricopriteli con l’altra metà rimasti, formando delle palle che andrete a sistemare su un ripiano unto d’olio, lasciandole lievitare ancora per 45 minuti circa.
Passatele ora nelle uova sbattute con un pizzico di sale, nel pangrattato e friggetele in abbondante olio fino a che non saranno dorate. Lasciatele sgocciolare su carta assorbente facendole intiepidire.
Varianti e piccoli consigli
L’iris fritta ha diverse varianti sia per la preparazione della pasta sia per la farcitura.
Per l’impasto potete usare la margarina o il burro invece dello strutto. Alla crema si può aggiungere quello che si vuole oltre alle gocce di cioccolato consigliamo l’arancia candita, il bergamotto e il peperoncino che con ricotta e cioccolato sarà una bomba di sensazioni ma per chi non ama la ricotta c’è la crema pasticcera o di latte.
Per chi volesse provare a realizzarla ma non ha tempo, consigliamo di utilizzare dei panini al latte svuotati di parte della mollica per poterli farcire.
Giovedì gnocchi è la rubrica gastronomica di LameziaTerme.it aperta a tutti. Chiunque volesse proporre nuove ricette non esiti a contattarci all’indirizzo e-mail lameziatermeit@gmail.com oppure tramite i nostri canali social.
Valentina Arichetta